Facebook aumenta del 25% azioni offerte, l’IPO vale 18 mld. Ma General Motors si mette di traverso

di Raffaella Natale |

‘Scarso impatto sui consumatori’, questa la ragione per la quale General Motors ha deciso di rinunciare a una campagna pubblicitaria da 10 milioni di dollari su Facebook.

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In vista del grande ingresso in Borsa di Facebook, previsto per venerdì 18 maggio, continua a crescere l’entusiasmo per quella che viene già considerata la più grossa Ipo della storia della Silicon Valley.

Secondo le ultime indiscrezioni, riportate da CNBC e non confermate, la società avrebbe deciso di aumentare il numero delle azioni in vendita, aggiungendone altre 85 milioni (+25%), facendo lievitare il valore dell’Ipo di 18,5 miliardi di dollari.

 

L’operazione dovrebbe essere segnalata oggi alla SEC, la Consob americana, informa CNBC, citando fonti vicine al dossier.

Questo aumento porterebbe il numero delle azioni emesse da 340 milioni a circa 420 milioni e potrebbe far raccogliere fino 20 miliardi di dollari. Facebook ha già aumentato il prezzo dell’azione da 34 a 38 dollari ciascuna.

Gli utenti del social network di Mark Zuckerberg sono ormai superiori ai 900 milioni, pari a tre volte la popolazione degli Stati Uniti d’America.

 

Eduardo Saverin, il primo socio di Zuckerberg nell’avventura del social network, con un pacchetto azionario dal valore stimato intorno ai 3,84 miliardi di dollari, ha deciso di rinunciare al passaporto statunitense per trasferirsi a Singapore, dove il fisco è più leggero. Con questa mossa, Saverin eviterebbe di pagare circa 600 milioni di dollari di tasse, anche se il suo portavoce smentisce che la decisione sia legata a motivi fiscali.

Saverin risiede infatti a Singapore dal 2009 e ha chiesto la revoca della cittadinanza nel settembre 2011.

 

Si apprende, intanto, che General Motors ha deciso di rinunciare a una campagna pubblicitaria da 10 milioni di dollari su Facebook.

La notizia, riportata dal Wall Street Journal, è stata confermata dalla casa automobilistica di Detroit che negli USA rappresenta il terzo più grande advertiser dietro a Procter & Gamble e AT&T.

I manager della divisione marketing del gruppo riterrebbero che le inserzioni pubblicate su Facebook abbiano un impatto molto limitato sui consumatori.

La società, comunque, continuerà a usare le funzioni media gratuite di Facebook per promuovere il suo brand.