Corsa al rialzo, le web company per il mobile

di Alessandra Talarico |

Facebook ha messo a segno 12 acquisizioni nei primi tre mesi di quest’anno, contro le 12 effettuate in tutto il 2011. Zynga a febbraio ha speso per Omgpop 180 mln, più di quanto ha speso in 2 anni per 22 società. Groupon ha comprato 7 aziende.

Stati Uniti


Mark Zuckerberg

Facebook, Groupon e Zynga sembrano essere state contagiate, nel 2012, da una forte febbre da acquisizione: nei primi tre mesi di quest’anno, le tre aziende – già quotate le ultime due e con Facebook che si avvicina a grandi passi all’IPO – hanno comprato, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, almeno 21 start up, più del doppio di quelle acquisite dal ‘trio’ nello stesso periodo di un anno fa.

 

Molte delle acquisizioni, come quella di Facebook su Instagram (da 1 miliardo di dollari) e sull’italiana Glancee, sono considerate strategiche per affermarsi nel mercato mobile e segnano un cambiamento rispetto al passato, quando le acquisizioni erano volte ad accaparrarsi ingegneri o altre competenze.

E, soprattutto, sono state possibili grazie alle ingenti somme già raccolte in Borsa o che si attendono dalle prossime IPO: Groupon e Zynga si sono quotate lo scorso anno e hanno raccolto rispettivamente 805 milioni e 1 miliardo di dollari. Facebook si quoterà questa settimana e conta di raccogliere circa 13,6 miliardi di dollari.

 

Il cambiamento di marcia è evidente se si pensa che Facebook ha messo a segno 12 acquisizioni nei primi tre mesi di quest’anno, contro le 12 effettuate in tutto il 2011. Secondo i calcoli di Dealogic, il social network sta viaggiando agli stessi ritmi di Google, che di acquisizioni tra gennaio e marzo ne ha concluso 13.

Zynga, che produce giochi quali FarmVille, Mafia war, Zynga Poker e CityVille, ha messo invece a segno quest’anno la sua maggiore acquisizione: quella del produttore di giochi Omgpop, per la quale ha messo sul piatto 180 milioni di dollari, una somma superiore ai 137 milioni investiti tra il 2010 e il 2011 per comprare 22 società.

Sempre Zynga ha acquisito nelle scorse settimane la Wild Needle, specializzata in giochi per il telefonino. L’ha portata a casa, ha testimoniato il venture capitalist, Rob Coneybeer, presentando un’offerta “a cui sarebbe stato impossibile dire di no”.

Una voracità dettata dalla necessità di non trovarsi indietro rispetto all’evoluzione di un mercato, quello dei giochi, le cui tendenze variano spasmodicamente.

 

Groupon, ha acquisito 7 società nei primi tre mesi di quest’anno, rispetto alle 7 di tutto il 2011, ma a differenza di Facebook e Zynga non sta spendendo somme eccessive. Sempre secondo Dealogic, il gruppo internet specializzato in daily deals ha speso 28,4 milioni. Tra gli accordi più recenti, quello per l’acquisizione della società specializzata in pagamenti mobili, Kima Labs.

 

Gli executive delle tre aziende, a ogni acquisto multimilionario, si affrettano a chiarire che non se ne vedranno “molti altri così in futuro”: lo ha detto il Ceo di Zynga, Mark Pincus, riferendosi a Omgpop e Mark Zuckerberg riferendosi a Instagram.

Ma lo stesso, nella Silicon Valley, le start up vedono il bicchiere mezzo pieno e lustrano l’argenteria, nell’attesa che qualcuno di importante bussi alla porta.