Brevetti: Microsoft interessato a una quota RIM? Pro e contro di un eventuale accordo

di Alessandra Talarico |

I rumors si riaffacciano dopo che già lo scorso anno RIM aveva rimandato al mittente le avances ‘informali’ non solo di Microsoft, ma anche di Amazon e Nokia. La posizione del produttore canadese, però, da allora è decisamente peggiorata.

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Il futuro di RIM è quanto mai incerto. Ha fatto quindi molto rumore l’indiscrezione secondo cui Microsoft si sarebbe detto (di nuovo) pronto a rilevare una quota del produttore del BlackBerry per 3,5 miliardi di euro.

Secondo quanto riportato dal blog finanziario Benzinga, l’operazione consentirebbe al gruppo di Redmond di mettere le mani sul portfolio brevetti di RIM nonché di estendere la sua portata nel segmento mobile enterprise e rientrerebbe nell’ampia revisione strategica annunciata dal Ceo di RIM Thorsten Heins, che prevede la valutazione di ogni “opzione strategica” volta a risollevare le sorti del gruppo.

 

I rumors si riaffacciano dopo che già lo scorso anno RIM aveva rimandato al mittente le avances ‘informali’ non solo di Microsoft, ma anche di Amazon e Nokia.

 

Eppure è difficile pensare che una simile scelta apporterebbe significativi vantaggi a Microsoft, che si troverebbe a gestire la difficile coesistenza tra Windows Phone, Windows 8 e BlackBerry 10.

Secondo gli osservatori, infatti, avrebbe un certo senso prendere il pieno controllo dell’azienda, perchè solo con una piccola quota ogni strategia sarebbe azzoppata. Quanto poi al valore del portfolio di proprietà intellettuale di RIM, ci sono seri punti interrogativi.

È chiaro infatti che Microsoft non ha bisogno di una nuova piattaforma client né di uno stretto legame con un altro produttore con quotazioni in caduta libera che complicherebbe ulteriormente le relazioni con Nokia.

 

Un legame avrebbe forse senso nel back end dove la nuova soluzione Mobile Fusion per la gestione dei dispositivi mobili (MDM) per clienti enterprise – che porta i celebri sistemi di sicurezza e messaging del BlackBerry anche sui dispositivi Android e iOS – potrebbe essere estesa su Windows Phone rafforzando così l’offerta MDM corporate di Microsoft. Un mercato, questo, in forte crescita e un’area che i vendor hanno quindi un forte interesse a controllare.

 

Le due aziende sono già legate da un accordo annuale per l’integrazione degli utenti BlackBerry nei servizi cloud di Microsoft. Grazie a questo accordo, Bing è diventato il motore di ricerca predefinito nei prodotti RIM.

Alla stipula dell’accordo, il CEO di Microsoft Steve Ballmer aveva sottolineato che le tecnologie RIM sarebbero state ‘profondamente’ integrate nelle offerte cloud di Redmond, sempre più incentrate su clients che eseguono più sistemi operativi, non soltanto Windows.

 

Anche Samsung è stato dato più volte come un potenziale acquirente di una quota di RIM, dell’intero gruppo o di un accordo di licenza del BlackBerry 10. Il mese scorso, i rumor di un possibile interessamento del gruppo coreano a una quota del valore di 1,5 miliardi di dollari hanno brevemente infiammato il titolo del gruppo canadese.