Digital divide, Massimo Vari: ‘L’impegno del governo è forte, apriremo i cantieri per la banda larga il prima possibile’

di Cinzia Guadagnuolo |

Per il sottosegretario alle TLC bisogna garantire la connettività al 100% della popolazione ad almeno 2 megabit al secondo, così come ci chiede Bruxelles

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Massimo Vari

Sui cantieri della banda larga credo si debba procedere nella maniera più sollecita possibile compatibilmente con le disponibilità di bilancio“. Così ha dichiarato il sottosegretario alle Telecomunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, Massimo Vari, a margine della tavola rotonda “Nuovi servizi e contenuti digitali tra semplificazione amministrativa, diffusione della conoscenza e diritti individuali“, che si è tenuta oggi dall’Università europea di Roma.

Nel suo intervento Vari ha ricordato l’impegno a superare entro il 2013 “il divario digitale che oggi riguarda il 5,6% della popolazione, 3,4 milioni di italiani che non possono navigare in Internet veloce“. E ancora ha sottolineato che l’impegno del Governo è “forte” nel raggiungimento degli obiettivi dell’agenda digitale europea: “Bisogna garantire come richiesto da Bruxelles la connettività al 100% della popolazione ad almeno 2 megabit al secondo“. Vari ha quindi ricordato il bando da 95 milioni di euro emesso a dicembre scorso nella prospettiva di completare il piano nazionale sulla banda larga. Il bando è stato avviato, tramite la società in-house del MISE, la Infratel, e si tratta del quarto bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione di infrastrutture costituite da impianti in fibra ottica; in particolare la gara è stata indetta per costruire circa 2 mila chilometri di rete in oltre 400 aree comunali e sub comunali, in prevalenza in zone ad alta intensità rurale e distretti produttivi, per un totale di oltre 358 mila cittadini.

Le regioni destinatarie dei contributi sono Campania, Sicilia, Basilicata, Molise, Lazio, Marche, Toscana, Sardegna e Veneto.

Sicilia e Campania ottengono la fetta più consistente di risorse con una dotazione di 27 e 22 milioni di euro. Seguono Veneto, 10 milioni; Molise, oltre 9 milioni; Toscana, oltre 8 milioni; Lazio, oltre 6 milioni; Marche, 5 milioni; Sardegna, oltre 3 milioni; Basilicata, 2 milioni.

Il Piano nasce dall’esigenza di avere un’unica strategia nazionale per abbattere il digital divide, ai sensi dell’art. 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69 che attribuisce al ministero dello Sviluppo il coordinamento di tutti i programmi d’intervento avviati nel territorio italiano volti all’implementazione delle reti a banda larga.