Telefonica: utile dimezzato nel 2011. Pesa la crisi economica spagnola

di Alessandra Talarico |

Il presidente Alierta si è detto ‘fiducioso’ per il 2012 e ha definito ‘sostenibile e molto attraente’ la politica dei dividendi, ma con un debito a quota 56 mld e un tasso di disoccupazione del 23% si prospettano tempi duri e nuove cessioni.

Spagna


Cesar Alierta

L’ex monopolista spagnolo Telefonica ha chiuso il 2011 con un utile netto dimezzato rispetto al 2010, a quota 5,4 miliardi di euro (1,20 euro per azione) su un fatturato in crescita del 3,5% a 62,83 miliardi di euro.

Il quarto trimestre si è chiuso invece con risultati superiori alle attese degli analisti: l’utile netto è cresciuto a 2,67 miliardi di euro a fronte di 1,3 miliardi dello stesso periodo 2010 (0,59 euro per azione), su un fatturato a 16,17 miliardi, in discesa dell’1,8% rispetto ai 16,46 miliardi dell’analogo periodo nel 2010. Gli analisti attendevano un utile di 1,38 miliardi al quarto trimestre e di 4,49 miliardi per l’intero 2011.

 

Il risultato operativo prima degli ammortamenti (Oibda) è passato da 25,8 a 20,2 miliardi di euro (-21,6%), attestandosi al di sotto delle stime degli analisti, mentre l’utile operativo ha registrato una flessione del 38,9% a 10,06 miliardi di euro.

 

Per quest’anno, la società, primo azionista singolo di Telecom Italia,  attende una crescita dei ricavi superiore all’1% e ha confermato gli obiettivi di remunerazione degli azionisti di 1,50 euro per azione, incluso il pagamento di un dividendo in contanti di 1,30 euro per azione e un riacquisto di azioni per l’importo restante.

 

In crescita del 9,5%, quindi, la generazione di cassa che ha raggiunto il livello record di 9,2 miliardi di euro, mentre il debito si è attestato a 56,3 miliardi di euro, facendo presagire agli analisti la possibilità di nuove cessioni di asset, alla luce anche della crescita moderata dei ricavi.

 

Nel 2011, Telefonica ha sostenuto investimenti per 10,2 miliardi di euro, nonostante “le difficoltà del contesto macroeconomico”, ha sottolineato il presidente Cesar Alierta, secondo cui la società ha ottenuto comunque “risultati solidi” grazie “alla flessibilità e alla diversificazione”.

Alierta si è detto, quindi, “fiducioso” per il 2012 e ha definito “sostenibile e molto attraente” la politica dei dividendi.

Certo è che con un tasso di disoccupazione del 23% e un’economia in fase di recessione, Telefonica conoscerà probabilmente tempi difficili sul mercato spagnolo, dove viene generato il 27% del fatturato.