France Telecom cede Orange Austria a Hutchison Whampoa per 1,3 mld di euro

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Hutchison Whampoa attuerà probabilmente una fusione tra Orange Austria e 3 Austria, unendo il terzo e il quarto operatore mobile del paese.

Austria


Li Ka Shing

Hutchison Whampoa, che opera in Europa col marchio 3, ha acquistato da France Telecom l’operatore austriaco Orange Austria per 1,3 miliardi di euro.

L’ex monopolista francese controlla il 35% della società, detenuta per il restante dal gruppo di private equity Mid Europa Partners.

L’accordo prevede l’acquisto di asset che fanno capo a Orange Austria, incluso l’operatore mobile Yesss! Per 390 milioni di euro.

 

Hutchison Whampoa, di proprietà del magnate Li Ka Shing, attuerà probabilmente una fusione tra l’operatore e 3 Austria, unendo il terzo e il quarto operatore mobile del paese.

Un altro segno del trend di consolidamento in atto in Europa, dove gli operatori subiscono la pressione della forte concorrenza che fa scendere i prezzi in un momento in cui è necessario investire per l’aggiornamento delle reti a banda larga mobile.

 

Hutchison spera di generare dall’accordo sinergie per almeno 500 milioni di euro in termini di costi e capex.

“Con 2,8 milioni di clienti, una quota di mercato del 22% e ricavi combinati stimati nell’ordine di 700 milioni di euro nel 2011, la transazione porterà sul mercato austriaco un terzo player forte e competitivo”, si legge in una nota diffusa da Hutchison.

 

La cessione di Orange Austria rientra nella strategia di disinvestimento di France Telecom, che si sta liberando delle quote di minoranza detenute sui mercati europei per investire nei paesi emergenti.

Il mese scorso, la società ha ceduto la divisione Orange Switzerland alla società di private equity Apax Partners per 1,6 miliardi di euro e, dopo la chiusura dell’accordo per l’acquisizione di Congo China Telecom dalla cinese ZTE per circa 143 milioni di euro, sarebbe in trattative per acquistare nuovi asset nei mercati emergenti.

 

Il gruppo 3, che controlla diversi operatori mobili in Italia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Austria, Australia e Irlanda, nel 2010 ha investito 23 miliardi di euro. Dall’inizio delle sue operazioni nel mercato della telefonia mobile, nel 2003, il gruppo ha accumulato perdite per 15,3 miliardi di euro e solo nel 2010 ha registrato il suo primo profitto al lordo di interessi e imposte.

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