Google: anche la piattaforma Blogger blocca i contenuti ‘per paese’

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La decisione risale a più di tre settimane fa, prima quindi dell’annuncio di una simile mossa da parte di Twitter, che ha scatenato la forte protesta del popolo di internet.

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Anche Google ha deciso di applicare alla piattaforma gratuita Blogger/Blogspot la modalità di blocco dei contenuti ‘per paese’, per ottemperare le richieste di censura su base locale.

La notizia è emersa solo ora, grazie al sito TechDows, ma la decisione sarebbe stata presa più di tre settimane fa, prima quindi dell’annuncio di una simile mossa da parte di Twitter (Leggi articolo Key4biz), che ha scatenato la forte protesta del popolo di internet.

 

Il reindirizzamento del traffico verso url specifiche per paese è iniziato il 9 gennaio e riguarderebbe, al momento, solo l’India e l’Australia. Google ha informato comunque che per disattivare la funzione geolocalizzata basta aggiungere alla url la stringa “/ncr” (no country redirect).

In India, ad esempio, digitando (nome).blogspot.com si viene automaticamente indirizzati su (nome).blogspot.com.in, a meno che, appunto, non si aggiunga (nome).blogspot.com/ncr.

 

Se quindi, l’Italia decidesse che dal nostro paese debbano essere accessibili solo i blog registrati in .it, le autorità non dovrebbero fare nulla, perchè ci penserebbe Google, che al contempo potrebbe facilmente rimuovere i contenuti su base locale, piuttosto che renderli inaccessibili a tutti gli utenti del web.

 

“La rimozione dei contenuti può essere gestita su base locale e questo ci permetterà di limitare l’impatto al minor numero possibile di lettori”, ha spiegato Google, sottolineando che “il passaggio a domini geolocalizzati permetterà di continuare a promuovere la libertà di espressione e la pubblicazione responsabile, fornendo al contempo maggiore flessibilità nel rispettare le richieste di rimozione valide ai sensi della legge locale”.