Friends & Frenemies: ecco perché accettiamo o rifiutiamo le richieste di amicizia su Facebook

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Nielsen McKinsey ha dedicato una ricerca agli innumerevoli fattori che spingono gli utenti Facebook ad aggiungere una persona alla loro lista contatti, o a rimuoverla

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Accettare una richiesta di amicizia o rifiutarla? Sembra essere questo il principale dilemma dell’era dei social network, secondo una ricerca condotta dalla seriosissima Nielsen McKinsey company, dedicata agli innumerevoli fattori che spingono gli utenti Facebook ad aggiungere una persona alla loro lista contatti, o a rimuoverla.

Dallo studio emerge che le relazioni della vita di tutti i giorni guidano anche l’amicizia online: la ragione principale che spinge ad accettare una richiesta di amicizia (82%) è, infatti, la conoscenza della persona nella vita reale, seguita (60%) dall’avere amici in comune. Accetta una richiesta d’amicizia per questioni lavorative solo l’11% dei 2 mila utenti coinvolti nella ricerca, a conferma che Facebook non è proprio la rete sociale prescelta per intrattenere rapporti di business. Attività praticata, ad esempio, su LinkedIn.

Decide, invece, in base all’attrazione fisica percepita dalla foto l’8% degli utenti, anche se gli uomini sono più propensi a utilizzare questo criterio. C’è, quindi, chi aggiunge persone a caso per ‘rimpolpare’ la propria lista di amici e chi lo fa perché trova belle le foto di chi invia la richiesta di amicizia.

 

Riguardo, invece, le ragioni che spingono a eliminare qualcuno dalla propria lista di amici, al primo posto si piazzano i commenti offensivi (55%). Realizzare all’improvviso che non si conosce una persone presente fra i propri contatti è la seconda ragione che spinge a rimuoverla dalla lista, al 41%. Entrambe le motivazioni sono riportate prevalentemente dalle donne, mentre gli uomini tendono a togliere l’amicizia a quei contatti che cercano di vendere loro qualcosa. Motivo scelto dal 39% degli utenti.

Circa un quarto degli utenti (23%), quindi, decide di rimuovere un contatto dagli amici per via dei commenti ‘deprimenti’ e il 20% lo fa per mancanza di interazione.

Sgraditi, anche, i messaggi di natura politica – che diventano motivo di cancellazione per il 14% degli utenti – e le persone che aggiornano troppo spesso (6%) o troppo poco (3%) il profilo.