Streaming illegale: l’Hadopi pronta alla nuova mission

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Sulla scia del discorso di Nicolas Sarkozy ad Avignon, l’Alta Autorità francese s’è detta pronta a raccogliere la sfida: ‘Presto strumenti tecnici e giuridici contro il nuovo fenomeno’.

Francia


Hadopi

Presto l’Hadopi aggiungerà una nuova tappa alla sua missione contro la pirateria. A distanza di una settimana dall’annuncio del Presidente Nicolas Sarkozy di azioni urgenti anche contro lo streaming illegale, l’Alta Autorità francese ha fatto sapere che presto saranno intraprese una serie di iniziative atte a proteggere il diritto d’autore contro questa pratica.

In un comunicato, l’Hadopi ha dichiarato che presto fornirà “una stima chiara e precisa del fenomeno, in particolare della dimensione tecnica ed economica”, e degli “strumenti di contrasto tecnici e giuridici esistenti e dei loro limiti”.

Un lavoro che, come spiega la nota, verrà realizzato in collaborazione con “tutte le persone coinvolte (aventi diritto, internet service provider, fornitori …)”.

 

L’Alta Autorità intende inoltre aprire “un dialogo serrato con i siti e le piattaforme implicate, come anche con tutti gli intermediari che contribuiscono al loro funzionamento, tra i quali gli istituti bancari, gli enti che offrono servizi di pagamenti o micro-pagamenti, e le agenzie pubblicitarie“, in modo da poter individuare i giusti mezzi da adottare per fermare lo streaming illegale.

L’Hadopi intende proporre “modifiche di qualsiasi tipo, anche legislative, al fine di raggiungere meglio gli obiettivi prefissati”.  

I primi risultati significativi dovrebbero aversi per la fine del primo trimestre del 2012.

 

Il 18 novembre scorso, al Forum di Avignon ‘La cultura nell’era digitale’, Sarkozy ha dichiarato che bisogna estendere la legge Hadopi anche alla pirateria dei contenuti in streaming (Leggi Articolo Key4biz).

 

“Amo la musica e voglio condividerla: l’approccio non è di per sé negativo ma sui siti di streaming, l’ideologia della condivisione è quella del denaro. Rubo da una parte e vendo dall’altra. Non possiamo più accettarlo“, ha detto il Presidente, lasciando intendere che una ‘Hadopi 3’ sarebbe utile per lottare contro i siti che distribuiscono illegalmente contenuti, in particolare film.

“Sono consapevole – ha detto ancora il presidente – che la tecnologia continua a evolversi“, per questo è quindi necessario che anche le leggi si adattino a questi cambiamenti.

 

Nella lotta contro il downloading illegale, l’Hadopi s’è concentrata soprattutto sulle reti P2p. Ma oggi la pirateria si presenta sotto altre forme, contro le quali l’Hadopi non s’è ancora armata: il downloading diretto e lo streaming (Leggi Articolo Key4biz).