Android sempre più nel mirino: quasi tutti i nuovi malware identificati nel 3° trimestre erano diretti all’Os Google

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Tra le forme più diffuse, gli sms che inviano Trojan in grado di raccogliere dati personali e rubare denaro. Un altro metodo per rubare le informazioni degli utenti è quello di registrare le conversazioni telefoniche e di inviarle agli hacker.

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Continuano a crescere gli attacchi alla sicurezza degli smartphone Android: secondo il report trimestrale di McAfee i malware diretti al sistema operativo di Google sono cresciuti del 37% rispetto allo scorso trimestre. Quasi tutti i nuovi programmi nocivi destinati ai dispositivi mobili, in sostanza, prendono di mira Android, che già lo scorso trimestre aveva segnato un +76% nelle minacce.

 

Il 2011 ha registrato una seria impennata del malware mobile, tanto che McAfee ha portato a 75 milioni, dai precedenti 70 milioni, le stime sugli ‘esemplari unici’ di malware in circolazione per quest’anno.

 

Anche un’altra società, la Juniper Network, ha reso noto nei giorni scorsi che da luglio a ottobre i malware diretti agli smartphone con Os di Google sono cresciuti del 472%. Solo a settembre 2011 la crescita di queste minacce si è attestata al 110%.

 

Tra le forme più diffuse di malware, gli sms che inviano Trojan che raccolgono dati personali e rubano denaro. Un altro metodo per rubare le informazioni degli utenti è quello di registrare le conversazioni telefoniche e di inviarle agli hacker che hanno orchestrato l’attacco.

Tra le altre tecniche che hanno registrato una vistosa crescita nell’ultimo trimestre, anche i falsi antivirus, i cosiddetti AutoRun e i trojan per il furto di password, mentre cala leggermente il numero di nuovi siti maligni, che si attesta a quota 6.500 dai 7.300 del secondo trimestre.

 

McAfee nota inoltre che lo spam si attesta ai livelli più bassi dal 2007 ma che, in compenso, le forme attualmente più diffuse, come lo ‘spearphishing’ o spam mirato, diventa sempre più sofisticato ed efficace. Sempre più virulento anche il cosiddetto social engineering, utilizzato per attacchi mirati sulla base della cultura e della religione delle potenziali vittime o anche sulla stagionalità. Negli Usa, ad esempio, sono molto popolari i messaggi “Delivery Service Notifications”, nel Regno Unito regna sovrano il ‘419 scams’, mentre in Russia spadroneggia lo spam legato alle droghe.