NGN: in Francia proseguono gli accordi tra operatori per portare la fibra ottica nelle aree meno popolate

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In Italia è partita nei giorni scorsi l’offerta di Telecom Italia, disponibile al momento solo nelle città di Milano, Roma, Torino e Bari.

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Accordo tra gli operatori francesi Orange e SFR per lo sviluppo della la rete in fibra ottica nelle aree meno densamente popolate della Francia. Le due società uniranno le loro forze per portare l’ultrabanda larga in quelle aree del Paese fin qui lasciate fuori dai piani di sviluppo delle società tlc perché meno redditizie rispetto ai grandi centri urbani.

Un accordo salutato con favore dal ministro dell’economia Eric Besson, che ha sottolineato come l’intesa, attraverso la divisione dei ruoli tra Orange e SFR, aiuterà a rispettare gli obiettivi di copertura del territorio, portando la fibra ottica nel 58% delle abitazioni in 10 anni.

 

“Su 11 milioni di case che saranno coperte con la fibra da France Télécom-Orange e SFR al di fuori dei centri urbani, circa 9,8 milioni corrispondono ad agglomerati per i quali i progetti di sviluppo si sovrapponevano”, hanno indicato le due società in una nota.

Al termine di questo accordo, su questi 9,8 milioni di abitazioni, SFR ne realizzerà 2,3 milioni e France Télécom-Orange 7,5 milioni, dando così una forte spinta alla diffusione della fibra.

 

Per evitare duplicazioni, l’accordo prevede che, per ciascun comune, “l’operatore responsabile garantisca il miglior piano di implementazione e la migliore copertura possibile, per il beneficio dei consumatori e delle comunità locali”, hanno sottolineato ancora i due gruppi, che si sono altresì impegnati a terminare i lavori e lanciare i servizi commerciali entro 5 anni dall’inizio delle installazioni, così come imposto anche dall’Arcep.

 

Le iniziative private, in Francia, permetteranno di coprire quasi il 60% delle abitazioni entro il 2015.

Per quanto riguarda il restante 40%, entrambi i gruppi si dicono “pronti a cooperare con le autorità locali alle molte soluzioni possibili, secondo una logica di complementarietà e di efficienza complessiva”.

SFR e Bouygues Télécom, nel 2010 hanno siglato un accordo per condividere gli investimenti per alcuni comuni ed aree ad alta densità di popolazione. Iliad punta ad arrivare a 100 mila abbonati entro la fine dell’anno e a coprire 4 milioni di case per la fine del 2012, mentre France Telecom prevede di investire nel settore 2 miliardi di euro in 5 anni con l’obiettivo di portare l’accesso a 10 milioni di abitazioni entro il 2015, che diventeranno 15 milioni nel 2020, pari al 60% del totale. L’incumbent ha già siglato un accordo di co-investimento anche con Free, per la fibra ottica nelle aree meno densamente popolate.

L’accordo siglato con SFR, che si inscrive nel quadro dei 2 miliardi di investimenti già annunciati, secondo i calcoli del quotidiano Les Echos dovrebbe portare a un esborso complessivo di circa 4,9 miliardi di euro da qui al 2020.

 

L’obiettivo del governo è di coprire il 100% delle famiglie entro il 2025. Un’operazione che dovrebbe costare complessivamente 24 miliardi di euro, dei quali circa 15 miliardi saranno a carico delle telco.

Orange ha previsto investimenti per 2 miliardi di euro da qui al 2015 per portare la fibra ottica direttamente nelle abitazioni francesi. Finora, l’operatore storico ha investito 100 milioni di euro all’anno, ma da qui al 2013 nel spenderà almeno 300 milioni all’anno. SFR, dal canto suo, ha investito 150 milioni di euro all’anno.

 

In Italia, intanto, è partita da alcuni giorni l’offerta fibra di Telecom Italia. Disponibile al momento solo in alcune città (Milano, Roma, Torino e Bari), le connessioni ultraveloci consentono velocità di navigazione (download) fino a 100 Mega e velocità di trasmissione (upload) fino a 10 Mega.

L’abbonamento – in offerta fino al 31 dicembre a 45,38 euro al mese – costa 75,63 euro al mese per Internet  o 101,84 euro per Internet e telefonate più il contributo di attivazione di 121 euro che viene rateizzato in bolletta per 24 mesi.