Il futuro della Rete: crescita del traffico, scelte degli operatori, direttive dell’Europa. Intervista a Luigi Gambardella, Presidente di ETNO

di di Raffaele Barberio |

'Gli investimenti in capacità aggiuntiva di banda, necessari per far fronte alla crescita del traffico internet, devono accompagnarsi alla libertà degli operatori di poter sviluppare nuovi modelli di business sul traffico'.

Unione Europea


Luigi Gambardella

In questo periodo è particolarmente vivo in Europa e in Italia il tema della neutralità della Rete.

L’argomento non è univoco, spesso implica differenti interpretazioni e differenziazioni di prospettive. Il risultato a volte è che quando si parla di neutralità della Rete, gli interlocutori rischiano di fare riferimento a significati differenti.

Abbiamo incontrato Luigi Gambardella, presidente di ETNO (European Telecommunications Networks Operators) in occasione dell’IGF Italia e gli abbiamo posto alcune domande sul tema, con specifico riferimento al punto di vista degli operatori di telecomunicazioni e alle iniziative della Commissione Europea.

Ecco le risposte che abbiamo raccolto.

 

 

K4B.  Gambardella, partiamo da un dato numerico: come giudica l’evolversi della Rete nell’imminente futuro?

 

Gambardella.      Siamo in presenza di una elevati tassi di crescita del traffico, sia su rete fissa sia su rete mobile. A questa crescita di traffico corrisponde la necessità dell’industria di aumentare gli investimenti per assicurare un’adeguata capacità di banda delle reti. La previsione di una recente indagine Ericsson stima che la crescita del traffico dati mobile aumenterà di 10 volte nell’arco dei prossimi 5 anni. Anche le reti fisse registrano anch’esse una crescita enorme del traffico dati, soprattutto per i servizi video.

 

 

K4B.  Quali sono secondo lei le priorità strategiche per governare questa crescita? 

 

Gambardella.      Mi lasci innanzitutto dire che gli investimenti in capacità aggiuntiva di banda, necessari per far fronte alla crescita del traffico internet, devono accompagnarsi alla libertà degli operatori di poter sviluppare nuovi modelli di business sul traffico, in considerazione del fatto che i prezzi retail per i servizi sono costantemente sottopressione per effetto della concorrenza che caratterizza il mercato.

 

 

K4B.  Il rischio è quello di un processo ingovernabile…

 

Gambardella.      La gestione del traffico è importante per mantenere la disponibilità dei servizi e la loro qualità durante le fasi di picco del traffico, ma anche per poter offrire nuovi servizi con qualità  specifica. E tale qualità deve essere in linea con la domanda dei consumatori e parallelamente deve essere capace di stimolare anche lo sviluppo di nuove attività  economiche on-line.

 

 

K4B.  Quanto sta dicendo sottende alcuni richiami a quanto è accaduto nel caso delle tlc olandesi, come giudica quella soluzione? 

 

Gambardella.      La norma olandese é molto preoccupante per gli effetti limitativi che pone rispetto alla libertà dei provider di definire il pricing dei servizi e delle applicazioni offerte o utilizzate per mezzo dell’accesso a Internet. Nonostante la norma non preveda una limitazione alla differenziazione di prezzo rispetto alle velocità dei servizi di accesso, sono evidenti le implicazioni negative per lo sviluppo di modelli di business che prevedano prezzi diversificati rispetto a servizi e applicazioni ulteriori all’accesso stesso.

 

 

K4B.  Qual è, a questo proposito, l’indicazione dell’Europa?

 

Gambardella.      La Commissione europea, nella Comunicazione dello scorso aprile, ha fatto riferimento a quanto stabilito nella nuova Direttiva Quadro, vale a dire che, negli obiettivi di regolazione del settore “…Le Autorità nazionali di regolazione devono promuovere gli interessi dei cittadini dell’Unione europea, promuovendo la loro capacità dell’utilizzatore finale di accedere e distribuire informazioni o utilizzare applicazioni e servizi di loro scelta…”. In particolare, le questioni relative al ruolo delle reti di comunicazioni elettroniche e alla capacità  degli operatori di operare pratiche di cosiddetto “network management“, sono state affrontate nel dibattito legislativo e con gli stakeholders in relazione al riesame dell’ultimo quadro normativo comunitario.

 

 

K4B.  Qual è il vantaggio di questo inquadramento normativo?

 

Gambardella.      Il vantaggio dell’inquadramento normativo dato dal quadro europeo è quello di delineare i confini entro il quale il tema della net neutrality deve essere trattato, cioè nel quadro del diritto dei cittadini di non avere limitazioni all’utilizzo di Internet.

 

 

K4B.  Una materia cruciale, possiamo approfondirlo?

 

Gambardella.      Sì. Oltre ciò, a garanzia della capacità dei regolatori nazionali di intervenire laddove ciò fosse necessario, il quadro comunitario definisce un nuovo potere in capo ai regolatori stessi in materia di qualità del servizio. Le autorità nazionali possono infatti definire livelli minimi di qualità del servizio – per le imprese di comunicazioni elettroniche – al fine di evitare che vi siano fenomeni di degradamento, impedimento o rallentamento del traffico sulle reti.

 

 

K4B.  A che punto è la revisione del quadro comunitario? 

 

Gambardella.      La Commissione europea non ha abbandonato la riflessione sul tema dell’apertura della rete e dei temi collegati. A seguito di una consultazione pubblica, lo scorso aprile, la Commissione ha pubblicato una Comunicazione (The open internet and net neutrality in Europe) in cui delinea alcuni punti importanti, vale a dire che il quadro europeo, come ho appena ricordato, offre strumenti a protezione dei diritti dei consumatori.

 

 

K4B.  E sempre dal suo punto di vista privilegiato, come Presidente di Etno, ritiene che si stia dando la giusta attenzione al tema della Rete in Europa?

 

Gambardella.      Il livello di attenzione politica su questo tema è molto alto e questo può avere aspetti positivi, se teniamo in considerazione che lo sviluppo dell’industria digitale, sia in termini di evoluzione delle infrastrutture fisse e mobili sia in termini di sviluppo di contenuti, servizi ed applicazioni online, deve necessariamente riconoscere che la rete e Internet sono una risorsa di crescita economica e che il rapporto fra cittadini/consumatori e accesso alla rete è  una questione molto importante e non eludibile.

 

 

K4B.  Sono sufficienti le regole esistenti? 

 

Gambardella.      Oggi il quadro comunitario dispone di un set di norme a tutela del cittadino e di obblighi in capo ai fornitori di accesso Internet, tali che la libertà  di accesso alla rete e l’utilizzo di qualsiasi strumento reso disponibile on-line non appare minimamente minacciata.

 

 

K4B.  Cosa ritiene sia opportuno ancora fare per tutelare i cittadini-utenti? 

 

Gambardella.      Sui temi della net neutrality avremmo bisogno di tornare a riflettere sulle esigenze reali dei consumatori. I consumatori oggi sono preoccupati dei fenomeni di censura e di discriminazione, e anche di non avere limitazioni ai contenuti (for free) che possono avere, non dei megabits/secondo. Per esempio, una buona prospettiva potrebbe essere quella di rendere disponibili in rete tutti i contenuti delle televisioni del servizio pubblico oppure i libri disponibili nelle biblioteche pubbliche di uno Stato.