Tlc: tempo di conti. In calo Telefonica e France Telecom, cresce BT

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Telefonica sconta la debolezza dell'economia spagnola e la revisione della quota in Telecom Italia, France Telecom l'aumento dei costi sul mercato domestico. BT invece raccoglie i frutti dell'investimento nella fibra ottica.

Europa


Telcos

I principali operatori telefonici europei hanno presentato i risultati finanziari relativi ai primi sei mesi del 2011.

Telefonica, seconda maggiore compagnia telefonica europea, ha chiuso i primi sei mesi del 2011 con un utile netto di 3.162 milioni di euro, in calo del 16,2% rispetto ai 3.775 milioni dello scorso anno. “Questo risultato – spiega la società in una nota – è stato condizionato dall’impatto derivante dalla revisione da

parte di Telco del valore della sua quota in Telecom Italia, che ha ridotto i profitti semestrali di 353 milioni di euro”.

Il fatturato consolidato è salito a 30.886 milioni di euro nel primo semestre del 2011 grazie alle performance di Telefónica Latinoamérica (+18,4% anno su anno) e al significativo incremento dei ricavi legati ai dati mobili (+18,5% anno su anno), che mostrano un forte dinamismo e restano un fattore chiave della crescita in tutte le regioni.

Nel primo semestre, Telefónica Latinoamérica e Telefónica Europa hanno rappresentato il 71% dei ricavi consolidati (+4 punti percentuali rispetto al giugno 2010), rispetto al contributo del 28% apportato da Telefónica España.

Nei primi sei mesi del 2011, i ricavi sul mercato domestico sono scesi del 6,1% a 8,7 miliardi di euro con i margini sui profitti in declino di 2,3 punti percentuali, al 44,7%. La società si appresta a licenziare in tre anni 6.500 persone – circa il 20% dei dipendenti spagnoli – nell’ambito di un piano sociale da 2,7 miliardi di euro, e punterà invece sulla crescita in America Latina.
Lo scorso anno, il titolo valore ha perso il 7,3% sulla Borsa di Madrid e attualmente vale 71,7 miliardi di euro.

In declino, del 2,2%, anche l’utile di France Telecom nei primi sei mesi del 2011 a causa dell’aumento dei costi sul mercato domestico. Nel secondo trimestre, l’utile netto è sceso del 48% a 1,95 miliardi di euro, mentre i ricavi sono cresciuti dell’1,9% a 22,6 miliardi di euro, grazie alla crescita sul mercato spagnolo.

La società ha annunciato contestualmente l’avvio del processo di vendita della divisione svizzera, nell’ambito di una strategia che porterà l’ex monopolista francese a concentrarsi sui mercati del Medio Oriente e dell’Africa. La società ha avviato all’inizio di questo mese trattative con la cinese ZTE per acquisire la sua quota in Congo-China Telecom, il quarto operatore mobile della Repubblica democratica del Congo.

L’Ebitda del principale gruppo tlc francese è sceso a 7,61 miliardi di euro, da 7,78 miliardi di un anno fa. Confermati l’obiettivo di raggiungere entro fine anno un flusso di cassa operativo di 9 miliardi di euro.

E’ cresciuto invece del 2,6% l’utile operativo di BT che ha chiuso il trimestre con un Ebitda in crescita a e superiore alle attese, di 1,44 miliardi di sterline. Il fatturato è diminuito del 4,8% a 4,76 miliardi di sterline.
La società, che investirà nei prossimi 4 anni circa 2,5 miliardi di sterline per una rete in fibra ottica in grado di raggiungere i due terzi della popolazione, ha fatto sapere di aver già coperto 5 milioni di edifici e di aver triplicato la base utenti negli ultimi sei mesi.