Diritto d’autore: per la Fieg delibera Agcom ‘equilibrata’, ma urgente una legge sui contenuti editoriali online

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Moderatamente soddisfatto il popolo della rete che plaude al fair use dei contenuti.

Italia


Diritto d'autore

Parla di “timori fugati” la Fieg riferendosi alla delibera approvata dall’Agcom sul diritto d’autore che è stata accompagnata, aggiunge, da “polemiche spesso strumentali”.
L’Autorità ha optato per una soluzione equilibrata e trasparente, sia sotto un profilo di metodo che di sostanza. (Leggi Articolo Key4biz)
Quanto al metodo, dice la Fieg, è stata scelta la soluzione di sottoporre le nuove misure ad un’ampia consultazione pubblica, che consentirà a tutti i soggetti interessati di formulare ragionate osservazioni e all’Autorità stessa di trarre le susseguenti ponderate riflessioni.

Quanto alla sostanza, è stato espressamente affermato il primato del sindacato giurisdizionale per tutti gli interventi di natura repressiva.

Né poteva essere diversamente per l’alta competenza giuridica che vanta quell’Autorità e per il principio costituzionale, troppo spesso in questi giorni dimenticato, per cui tutti gli atti di qualunque autorità italiana sono soggetti al sindacato giurisdizionale, anche in via cautelare urgente, come per fortuna avviene ogni giorno nelle aule di Tribunale. Il problema è già talmente difficile e complicato che non è il caso di aggravarlo con timori inconsistenti“.

 

Resta ora il tema centrale: come conciliare la tutela della libertà della rete con la tutela del diritto d’autore contro sfruttamenti a scopo commerciale, o comunque di profitto, del lavoro e dell’investimento altrui. Per la Fieg, si tratta di un problema di delicato equilibrio e di saggezza, pena l’impoverimento di tutti: di chi non avrà più interesse a produrre opere dell’ingegno e di chi sarebbe destinatario di quelle opere.

Ogni prodotto poi ha le sue esigenze che vanno considerate distintamente e le recenti discussioni non riguardavano gli articoli di giornali. Per questi ultimi, proprio in base alle valutazioni dell’Antitrust e dell’Agcom che hanno richiamato nel caso Google l’esigenza di una legge di principio sull’utilizzazione online dei prodotti editoriali, la Fieg ha insistito e insiste perché il Parlamento adotti una tale norma, che è urgente“.

Nessuna libertà può dirsi veramente tutelata se non si tutelano le libertà concorrenti. Occorre coniugare con strumenti adeguati alle nuove tecnologie la difesa della libertà di internet con l’eliminazione di comportamenti parassitari e profittevoli a spese altrui, inducendo chi vuole approfittare dell’opera altrui a contrattare con chi l’ha prodotta e tutelando quest’ultimo in modo ragionevole e proporzionato. Ora che il dibattito è avviato, si proceda su questa strada“.

 

Le principali novità della delibera Agcom possono essere così riassunte: nessuna inibizione dell’accesso ai siti Internet; un’azione alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria; i tempi del contraddittorio che si allungano da 5 a 10 giorni; un sistema di warning; segnalazione alla magistratura per i siti esteri; una consultazione pubblica di 60 giorni.

 

“Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato, dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità – ha sottolineato il presidente Corrado CalabròE’ nostra intenzione stimolare un dibattito approfondito e aperto a tutti i contributi. Ho anche dato la mia disponibilità a un’audizione presso le competenti Commissioni parlamentari sullo schema di regolamento qualora il Parlamento lo ritenga opportuno”.

 

Il provvedimento è stato votato da sette consiglieri, si è astenuto Michele Lauria che ha commentato “notevole miglioramento, ma sarebbe auspicabile che il Parlamento intervenisse”. Mentre ha votato contro Nicola D’Angelo.

Gianluigi Magri – che nei giorni scorsi si era dimesso da relatore dopo la sostituzione di D’Angelo – è tornato relatore del provvedimento insieme a Sebastiano Sortino.

 

La prima parte del provvedimento prevede misure per la promozione legale e a costi ridotti dei contenuti digitali, la seconda contiene invece misure a tutela del diritto d’autore. Si articola in due fasi: nella prima, se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro quattro giorni (notice and take down). Nella seconda fase, se l’esito della procedura precedente non risulta soddisfacente per una delle parti, questa può rivolgersi all’Agcom.

A questo punto l’Autorità dopo un contraddittorio di 10 giorni, può impartire nei successivi 20 giorni prorogabili di altri 15, un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata. La procedura si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti; sono esclusi i siti che non hanno manifesto scopo di lucro, tra cui quelli che esercitano “diritto di cronaca, commento, critica o discussione”.

Nel caso di siti esteri, l’Agcom prima attiva un ‘warning’ per rimuovere contenuti che violano il copyright e se il sito non ottempera alla richiesta viene segnalato alla magistratura.

 

Per Paolo Gentiloni,  responsabile del Forum ICT del Pd, “La delibera Agcom contiene alcune correzioni di rotta, ma non ancora il necessario punto di equilibrio tra tutela delle opere dell’ingegno e diritti di libertà della Rete”.

Mentre sempre nel Pd, Vincenzo Vita ha espresso ‘forti perplessità’.

Bocciatura totale da parte del leader di Idv Antonio Di Pietro che la giudica “un’operazione di maquillage”, mentre i Verdi valutano “un ricorso al Tar” e il Fli “presenta una mozione parlamentare con cui impegna il Governo a richiedere che l’Agcom sottoponga la delibera sul diritto d’autore all’attenzione delle Commissioni parlamentari competenti in materia”.

 

Il ministro Giorgia Meloni auspica che non vengano lesi “i diritti di espressione del libero pensiero che oggi, almeno per i giovani, si esercitano soprattutto attraverso internet“.

 

Dalle pagine del Corriere della Sera, la decisione dell’Agcom viene salutata con favore dal fronte che si è mobilitato contro ogni ipotesi di censura.

Il garante – spiega l’avvocato Fulvio Sarzana di S. Ippolito, uno degli animatori del progetto sitononraggiungibile.itha recepito le sollecitazioni della Rete e della società civile, che si sono mobilitate contro ogni ipotesi di censura. E, soprattutto, ha introdotto nell’ordinamento italiano il principio del ‘fair use’, ovvero delle citazioni a scopo non commerciale che fino ad ora ci era estraneo”.