Brevetti: pace fatta tra Nokia e Apple

di Alessandra Talarico |

Il gruppo della mela pagherà a Nokia le royalties per l'utilizzo delle tecnologie oggetto di una causa intentata a maggio 2010. Si chiude così un braccio di ferro iniziato nel 2009 a suon di denunce e controdenunce.

Mondo


Stephen Elop

Nokia e Apple hanno regolato il conflitto che le vedeva opposte sul fronte dei brevetti utilizzati negli smartphone: il gruppo finlandese ha annunciato che la società rivale ha accettato un pagamento una tantum e continuerà a pagare a Nokia le royalties per l’uso delle sue tecnologie.

“Siamo molto lieti che Apple si sia unito al crescente numero di titolari di licenze Nokia”, ha dichiarato il Ceo Stephen Elop. “Questa soluzione dimostra la leadership della gamma brevetti di Nokia e ci permette di concentrarci su ulteriori opportunità nell’ambito della concessione di licenze per la telefonia mobile”.

 

L’accordo pone fine a lungo braccio di ferro, costellato di denunce e controdenunce legate alle tecnologie utilizzate nei rispettivi dispositivi: 46 le denunce che Nokia ha presentato contro Apple, molte depositate più di 10 anni fa, prima ancora dell’uscita del primo iPhone. Mentre Apple ne ha sporto 29 contro il gruppo finlandese.

Apple aveva cercato di ottenere in bando delle importazioni di molti dispositivi Nokia basati sul sistema operativo Symbian Series 60 e Series 40, sui quali il gruppo finlandese contava per attuare la risalita sul mercato americano. Ma anche Nokia è convinta che Apple gli abbia rubato qualche idea: già a ottobre del 2009, il gruppo finlandese aveva denunciato Apple alla Corte Federale del Delaware con l’accusa di aver violato 10 dei suoi brevetti relativi ai protocolli Gsm, Umts e Wi-Fi, praticamente le tecnologie più utilizzate nella telefonia mobile, e chiedendo le royalties su tutti gli iPhone venduti dal 2007.

A maggio 2010, quindi, la società finlandese ha accusato nuovamente la rivale di aver violato 5 dei suoi brevetti nell’iPad, nello specifico, quelli utilizzati per migliorare la velocità della trasmissione dati, per l’utilizzo dei dati di posizionamento nelle applicazioni, e alcune innovazioni relative alle antenne che permettono di realizzare dispositivi più compatti. Come tutta risposta, a settembre 2010, Apple sposta per la prima volta i confini dello scontro al di fuori degli Stati Uniti, depositando una denuncia presso l’Alta Corte di Giustizia della Gran Bretagna, collegata alla causa depositata negli Usa a dicembre per violazione di 13 brevetti. Secondo il gruppo di Steve Jobs, infatti, Nokia avrebbe copiato l’interfaccia dell’iPhone.

Negli ultimi due decenni, Nokia ha investito circa 43 miliardi di euro in ricerca e sviluppo e ha realizzato – ha sottolineato in una nota – “uno dei portafogli IPR più forti e ampi, con oltre 10 mila famiglie di brevetti”.

 

I dettagli finanziari dell’accordo, che esclude gli elementi esclusivi dell’iPhone, non sono stati rivelati.