Smartphone: la corsa di Apple e Google non è inarrestabile. Per batterli, aumentare le revenues degli sviluppatori

di Alessandra Talarico |

Apple e Google trattengono il 30% dei profitti legati alle vendite di app ed è quindi possibile cambiare le regole del gioco proponendo agli sviluppatori il 95%.

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Apple e Google dominano, al momento, la gara dei sistemi operativi mobili, ma alcuni analisti ha sottolineato che gli altri player non devono perdere le speranze di raggiungere le vette del mercato. La chiave per batterli, infatti, sta nel garantire condizioni più vantaggiose agli sviluppatori di applicazioni. I programmi per personalizzare i dispositivi, disponibili a bizzeffe nei diversi Store digitali realizzati dai vendor, sono infatti una delle maggiori attrattive degli smartphone e chi vuole vincere, deve puntare sulla remunerazione degli sviluppatori.

 

Secondo i dati Gartner, Android è al momento la piattaforma mobile più diffusa al mondo, grazie a un vasto ecosistema di dispositivi e applicazioni che hanno catturato come nessuno prima l’interesse dei consumatori. Secondo la società Canalys, nel primo trimestre 2011 Apple e Google controllavano insieme la metà del mercato smartphone.

 

Il numero di dispositivi venduti e la quantità di applicazioni sviluppate per le due piattaforme sembrerebbe porre l’offerta delle due società al di fuori dalla portata dei concorrenti.

“Eccetto Microsoft – ha spiegato Magnus Jern, direttore della società specializzata in software mobili Golden Gekko – per gli altri le barriere sono anche più alte: in Germania o Scandinavia, la genete pensa che Android e Apple siano le uniche piattaforme disponibili”.

 

Jern, tuttavia, invita tutti a non dare per spacciate piattaforme come Windows Phone, webOS, Bada o MeeGo, i cui sviluppatori – Microsoft, Hewlett-Packard, Samsung e Intel – dispongono di ingenti mezzi economici.

 

Anche se il successo dell’una o dell’altra non può essere garantito solo da un investimento finanziario, queste società hanno i mezzi per convincere gli sviluppatori a creare applicazioni dedicate ai loro dispositivi, facendo leva su una remunerazione migliore di quella dei concorrenti. Apple e Google, infatti, trattengono il 30% dalle vendite di app ed è quindi possibile cambiare le regole del gioco proponendo agli sviluppatori il 95% del fatturato.

 

Attualmente, Windows Phone controlla appena il 3% del mercato, ma secondo i produttori di smartphone il ruolo di Microsoft è destinato a crescere appena si vedranno i frutti dell’accordo con Nokia. Intel, a sua volta, potrebbe rilanciare il sistema operativo MeeGo di fatto abbandonato da Nokia per l’Os Microsoft.