Microsoft: il gruppo pronto ad acquistare la divisione mobile di Nokia? Intanto si accorda con Facebook per Bing

di Alessandra Talarico |

Il gruppo di Redmond vuole portare il 'friend effect' su Bing: opinioni e pareri dei contatti Facebook influenzeranno i risultati di ricerca.

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Bing e Facebook

Un nuovo accordo tra Microsoft e Facebook nel tentativo di emarginare Google: il gruppo di Redmond estenderà l’uso del social network all’interno del motore di ricerca Bing, aggiungendo ‘likes’ e raccomandazioni da amici ed estranei nei risultati di ricerca, mentre si intensificano i rumors sul prossimo acquisto, da parte di Microsoft, della divisione mobile di Nokia. Lo dà per certo il blogger russo Eldar Murtazin, specializzato in telefonia e molto addentro alle questioni che riguardano Nokia. L’accordo, secondo Eldar, potrebbe essere concluso già entro la fine dell’anno. Anche se le indiscrezioni hanno dell’incredibile, Eldar è molto accreditato: lo scorso anno, quando nessuno credeva che Nokia avrebbe abbandonato Symbian, il blogger è stato il primo a parlare di trattative con Microsoft sul sistema operativo Windows Phone. La ‘spia’ russa aveva anche rivelato con largo anticipo l’abbandono da parte di Nokia del brand Ovi, ufficializzato ieri.

Riguardo, invece, l’accordo con Facebook, in sostanza, d’ora in avanti, se si cerca su Bing qualcosa che è ‘piaciuto’ a qualcuno dei nostri amici su Facebook, il motore lo segnalerà nei risultati di ricerca, attraverso una piccola foto, l’icona col pollice in su e una nota a specificare che gli amici hanno approvato la visualizzazione nei risultati.

Bing darà anche priorità ai risultati basati su quello che è piaciuto agli amici. Se, ad esempio, si cerca un ristorante vicino a casa e ce n’è uno che è piaciuto a un nostro contatto Facebook, quel ristorante salirà nei risultati di ricerca.

Microsoft ha iniziato a incorporare il bottone ‘like’ nelle ricerche a febbraio, come estensione di una partnership avviata a ottobre, ma il nuovo accordo integra anche l’opinione delle persone che non rientrano nel nostro gruppo di amici.

“La ricerca è migliore quando non è basata solo sulla matematica e sugli algoritmi, ma è integrata con l’opinione delle persone”, ha spiegato Microsoft sul suo blog ufficiale.

“Oggi, la ricerca resta largamente guidata da fatti e link e pensiamo che sia il momento di cambiare”. Secondo il Bing Team, il 90% delle persone quando deve prendere una decisione chiede consiglio a parenti e amici. Questo ‘Friend Effect‘, come lo chiamano, “è evidente nella maggior parte delle nostre decisioni e spesso fa andare in secondo piano altri fattori perchè le persone si sentono più sicure con la saggezza della loro cerchia di amici”, ma la ricerca storicamente non incorpora il ‘friend effect’, così che “l’80% delle decisioni è rimandata fino a quando non si ottiene l’approvazione degli amici”.

E a questa lacuna Bing e Microsoft hanno deciso di rimediare.

“Microsoft – ha spiegato ancora il Bing Team – sta unendo il quoziente intellettivo collettivo del web alle opinioni delle persone fidate, per portare il Friend Effect nella ricerca e personalizzare i risultati sulla base delle opinioni degli amici”.

L’accordo tra Microsoft e Facebook arriva a un mese di distanza dalla mossa di Google, che ha deciso di integrare il bottone +1, equivalente del ‘mi piace’ di Facebook nei risultati di ricerca, mostrando in tutte le pagine di ricerca una miriade di piccoli loghi ‘+1’ visibili sotto le stringhe dei risultati. Grazie a questa opzione si potrà conoscere in tempo reale quante persone, tra cui i nostri amici della lista GMail o di altri servizi Google, hanno sottoscritto e quindi consigliato un determinato contenuto online (leggi articolo Key4biz).