Grande appeal per la scrivania multitouch intelligente, trionfo del design e della tecnologia Made in Italy

di Cinzia Guadagnuolo |

Commenti entusiastici al lancio del social-table Na-If, frutto del lavoro di Wi-Next, Mio Dino Faram e Gruppo CEIT Spa. Tutte le interviste video e un videoreportage.

Italia


Marco De Vecchi

Grandissima curiosità, successo di pubblico e di critica, attenzione all’innovazione, al nuovo, al “green” e al design. Questi gli elementi che hanno caratterizzato il Fuori Salone di Milano, l’evento creativo che si è chiuso due giorni fa nel capoluogo lombardo, intorno alla settimana del Salone Internazionale del Mobile.

Tuttavia la parola “design”, quest’anno, ha significato anche tecnologia, grazie alla presenza della prima scrivania intelligente connessa all’ecosistema ufficio, un oggetto tra “Minority Report”, Collaboration e nuove modalità di lavoro.   

A presentarla in anteprima nello show-room milanese la società Wi-Next, in collaborazione con Mio Dino Faram Group, uno dei più importanti produttori italiani di soluzioni di arredamento d’ufficio, e il system integrator b!

Na-If, acronimo di natural-interfaces, è il primo social-table intelligente: un’interfaccia naturale che rivoluziona il modo di fare azienda, gestire attività culturali e di business, vivere la propria casa. Na-if è una superficie intelligente che reagisce a sollecitudini tattili, a sfioramento, a distanza ed è reattivo alla presenza di oggetti fisici. Distribuito da b! SpA, parte del Gruppo Ceit SpA, Na-If, soluzione Made in Italy, permette un nuovo linguaggio di interazione uomo-macchina e trasforma oggetti di comune design in una soluzione evoluta di Content Management e Collaboration anche a distanza.

Al lancio in anteprima della scrivania multimediale che interagisce con tutti i device dell’ufficio, forte è stato l’interesse dei visitatori del Fuori Salone che hanno espresso pareri e punti di vista decisamente incoraggianti (guarda il videoreportage di sintesi della serata di presentazione, con le opinioni in “pillole” dei partecipanti); si tratta infatti di una sorprendente innovazione, tutta italiana, nel software, nel design, nelle funzionalità; il primo risultato della tecnologia WiseMesh, una soluzione di Wireless Mesh Sensor Network. Il desktop multitouch è in grado di interagire con l’ambiente circostante; i pc, i tablet, i telefoni entrano a far parte di un “ecosistema di comunicazione” di dati e voce tanto tecnologicamente complesso quanto facile da usare.

Il prodotto è il frutto di un lavoro corale, a più mani, di brillanti società italiane che rappresentano il meglio della creatività e della intuizione del nostro Paese. La scrivania intelligente, dunque, è frutto dell’expertise di diversi partner. Sentiamo le loro “voci”.

 

Secondo Marco De Vecchi, Project Manager di Na-If (vai all’intervista video a Marco De Vecchi), la scrivania intelligente è “un esperimento che abbiamo voluto realizzare unendo al design un oggetto tecnologico. Esteticamente è un tavolo normale, ma diventa interattivo, diventa un desktop che permette di fare diverse cose e di interagire con devices mobili. Un tavolo che definirei ‘sociale’, perchè in grado di essere usato da più persone contemporaneamente“.

Per Cristiana Rondini, Marketing Manager del Gruppo CEIT Spa (vai all’intervista video a Cristiana Rondini), Na-If è “una piattaforma che va oltre ogni tipo di superficie touchscreen; possiamo immaginare degli iPad giganti ma non arriveremo a immaginare quello che può fare un’interfaccia natural-interfaces. Il prodotto, completamente Made in Italy, gioca secondo Rondini “sul connubio con altre eccellenze italiane in ambito tecnologico e del design, unendo funzionalità e bellezza“. La scrivania ha già tante richieste e ci sono molte aspettative su di essa in tanti settori di mercato.

 

Nel corso della serata milanese, Emilio Carpaneto, Presidente del Gruppo Carpaneto Sati (vai alla video intervista a Emilio Carpaneto), società che ha inglobato due start up dell’incubatore del Politecnico di Torino, tra  cui la Wi-Next, ha spiegato come un’azienda torinese, leader nel settore commerciale per l’impiantistica industriale da circa 50 anni, abbia deciso di cambiare strategia e di guardare a Wi-Next, piccola società, molto attenta, pronta a correre veloce. “Tra il 2005 e il 2006 abbiamo deciso di allargare il nostro orizzonte, da azienda commerciale, oggi produciamo soluzioni proprie ad avanzato contenuto tecnologico“.

 

Altro contributo è quello di Nicola De Carne, AD Wi-Next (vai all’intervista video a Nicola De Carne), che ha approfondito il tema del software che gestisce l’intera rete wi-fi in questo ambiente (nel corso della presentazione milanese, la scrivania è stata collegata a un grande wall interattivo).

Quello che orgogliosamente stasera stiamo presentando è la nuova tecnologia Wireless Mesh Sensor Network, e di conseguenza il passaggio da una rete wi-fi che trasmette dati, a una rete wi-fi che elabora dati, in grado di interagire con l’ambiente sulla base degli input che gli stanno arrivando dall’ambiente stesso. In definitiva una rete di sensori, una rete che in termine tecnici chiamiamo ‘attuatori’“.

Il futuro è sempre più quello della Internet delle cose e in questo contesto il wi-fi è per De Carne in grado di “integrare tutte le tecnologie di telecomunicazioni all’interno di un ecosistema, per soddisfare le esigenze del territorio. La tecnologia è la risposta, non deve essere al centro delle cose, come purtroppo si pensa spesso in Italia. Per me il futuro sarà l’integrazione delle tecnologie di telecomunicazioni e il wi-fi è l’unica tecnologia wireless veramente standard in tutto il mondo, economica e a basso costo di accesso. È possibile pensare che questa tecnologia abbia una fine? Può solo avere un’evoluzione”.

 

Secondo Stefano Giannini, Vendor Strategy & Business Development al Gruppo CEIT Spa (vai all’intervista video a Stefano Giannini), la scrivania Na-If “apre un capitolo nuovo nella tecnologia asservita all’arredamento”. L’oggetto, infatti, unisce il valore del design di Mio Dino e l’arredamento tecnologico. “È un elemento di arredo non banale in casa, mentre in ufficio ha un valore funzionale e non solo estetico“.

 

Per l’amministratore delegato della Mio Dino Faram, Paolo Mio (vai all’intervista video a Paolo Mio) la scrivania multimediale sarà proposta anche sul mercato estero “che in questo momento è più veloce nel capire questo tipo di tecnologia. Pensiamo tuttavia di non fermarci al primo step, ma andremo avanti cercando di trovare ogni anno qualcosa di nuovo“.

 

Nel corso della serata di lancio in anteprima della scrivania multitouch, hanno espresso il proprio punto di vista anche i visitatori del Fuori Salone, appassionati di tecnologia, giornalisti e addetti a i lavori. Tra questi anche Cesare Massarenti dell’Università Bicocca di Milano), Michele Ficara Manganelli Presidente di Assodigitale, Chiara Boeri del Politecnico di Torino, David Orban, Chief Executive Officer di dot Sub, Martina Pennisi di Wired.it (guarda il videoreportage di sintesi della serata di presentazione, con le opinioni in “pillole” dei partecipanti).

 

Marco Zamperini, di CTO Value Team (vai all’intervista video a Marco Zamperini) ha dichiarato: “Quando vedo queste innovazioni, la prima cosa che mi viene in mente è di portarmele a casa, per poterle usare con la mia famiglia. Quello che si presenta oggi è un concept molto interessante perché quello che supporta questo tipo di tecnologia è una rete mesh che apre degli scenari anche oltre la scrivania. Mi auguro che questa tecnologia arrivi presto sul mercato di largo consumo, perché apre delle possibilità inedite, dal controllo dei neonati al controllo di una serie di oggetti di uso quotidiano. Insomma una tecnologia che ci piace, aiuta, semplifica le abitudini“.

 

Infine Achille De Tommaso. Presidente Anfov (vai alla intervista video ad Achille De Tommaso) ha aggiunto: “Per me è l’ideale per la Collaboration. È una intuizione formidabile. Noi sosteniamo le nuove idee, i nuovi prodotti del genio italiano. Il Made in Italy non è solo l’ottimo vino, l’ottimo fashion, i mobili, noi abbiamo molta tecnologia, siamo sempre stati degli innovatori. Abbiamo inventato le telecomunicazioni con Marconi e Meucci. Abbiamo tante idee e persone giovani ed estremamente valide, nonché Università che, contrariamente a quanto si dice, formano molto bene le nostre risorse“.

 

 

Guarda i video della presentazione in anteprima della scrivania multimediale