La web-fiction arriva su Facebook: costa meno e assicura un target vasto

di Raffaella Natale |

Arte trasmetterà una miniserie sulla vita di una giovane parigina: 'Facebook consente di risparmiare denaro ed è una macchina da guerra virale, permette di raggiungere un pubblico vasto che in breve condivide l’esperienza con i propri contatti'.

Francia


60 Secondes

Dopo la serie poliziesca ‘Addicts‘, trasmessa su internet, il canale francese Arte lancerà il 18 aprile la prima web-fiction trasmessa esclusivamente su Facebook.

La serie, dal titolo ‘60 secondi‘, farà tuffare ogni giorno gli utenti del social network più amato del mondo nella vita di una giovane ragazza parigina attraverso la sua webcam.

Questa volta, a differenza della prima quando scelse di trasmettere la serie tv sulla propria piattaforma internet e su Daily Motion, l’emittente francese ha puntato su Facebook per innovarsi.

“Tutti i giorni, alle ore 19.00, la webcam di Fantille, interpretata da Karina Testa, si azionerà automaticamente”, ha spiegato Joël Ronez, responsabile del polo web di Arte France, e gli utenti si immergeranno nella vita privata di questa ventisettenne francese.

Sessantatre episodi, da un minuto ciascuno, nei quali si seguiranno le vicende di Fantille alle prese con la decisione di dimettersi dal lavoro prima dell’estate e cercare di andare a letto prima la sera.

Con un budget di soli 110.000 euro contro gli 1,2 milioni di euro per ‘Addicts’, l’emittente ha scelto Facebook, perché è la principale meta degli utenti, grandi divoratori di contenuti online.

“E’ un universo che basta a sé stesso – ha detto ancora Ronez – e dispone di propri usi e del proprio pubblico”. E’ anche l’occasione per esprimere il famoso ‘Mi piace’ e con un clic condividere il programma con i propri amici.

“Facebook è una macchina da guerra virale“, ha detto con soddisfazione Ronez, spiegando il perché di questa scelta.

Ad Arte non importa riproporre i propri programmi televisivi su tutte le nuove piattaforme: “Abbiamo un’offerta per Facebook, come presto ne avremo una specifica per i cellulari. Produciamo i contenuti in funzione del device sul quale saranno consumati”.