RIM debutta sul mercato dei tablet: il 19 aprile in commercio il Blackberry PlayBook

di Raffaella Natale |

Prezzi simili a quelli dell’iPad 2 ma la caratteristica principale è che il tablet di RIM è pensato per lavorare in simbiosi col Blackberry.

Stati Uniti


Blackbarry Playbook

Dal prossimo 19 aprile, negli Stati Uniti e in Canada verrà messo in commercio il tablet Blackberry PlayBook prodotto dal gruppo Research in Motion (RIM).

Mike Lazaridis, codirettore generale della società, ha dichiarato: “Il Blackberry PlayBook è un tablet fantastico ed è considerato da tanti come un dispositivo ultraleggero e multipiattaforma che favorisce un’esperienza internet senza compromessi”.

Il PlayBook, che gli utenti possono già vedere online in tutte le sue caratteristiche, è disponibile solo in connettività Wi-Fi.

 

Il tablet di RIM sarà disponibile in tre versioni, differenziate sostanzialmente da un’unica componente: la memoria a disposizione. La versione base prevede una memoria pari a 16GB con un prezzo pari a 499 dollari; seguono una versione da 32GB ed una da 64GB, rispettivamente al prezzo di 599 e 699 dollari.

I prezzi ricalcano pertanto esattamente quelli dell’iPad 2, configurando però una sfida concorrenziale che vede come principale punto di differenza la dimensione dello schermo: 9.6 pollici l’iPad 2, soli 7 pollici il Blackberry Playbook, come il Galaxy Tab di Samsung.

 

Per RIM, società attiva sul mercato tlc, è la prima esperienza nel settore puramente informatico. A settembre, il tablet è stato presentato da RIM come un “Blackberry potenziato“, connesso ai dispositivi di questa gamma grazie al sistema Bluetooth.

Tra le caratteristiche più interessanti si segnala infatti la simbiosi pensata con i Blackberry, per cui è possibile far dialogare i due dispositivi rendendoli complementari e consentendo una facile sincronizzazione wireless tra di loro.

Dotato di uno schermo ad alta definizione, questo tablet integra una videocamera sul lato posteriore e anteriore che consentirà di lavorare in videoconferenza e il programma Flash di Adobe che è invece stato escluso dall’iPad di Apple.