Italia

 Wind ha chiuso il 2010 con ricavi totali in crescita del 3% rispetto al 2009, a  5,8 miliardi di euro, trainati dalla crescita dei ricavi da servizi che è stata  pari al 3,2%. In particolare i ricavi da servizi di telefonia mobile  hanno raggiunto i 3.848 milioni di euro, in crescita del 5,0% rispetto all’anno  precedente, spinti dall’aumento dei clienti e del traffico generato in media da  ogni cliente. I ricavi da servizi di telefonia fissa sono sostanzialmente  stabili a 1,7 miliardi di euro (-0,7%) ed hanno visto il segmento consumer  registrare una crescita dei ricavi da servizi del 2,6%, compensata dai minori  ricavi da traffico internazionale. Queste performance si collocano in un  contesto di mercato altamente competitivo, sia nel mobile che nel fisso.
 L’EBITDA ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro, in crescita del 2,0%  rispetto al 2009 con un margine EBITDA stabile al 37,1% grazie alla crescita  registrata nei ricavi abbinata ad un accorto controllo dei costi. Tale risultato  assume una rilevanza ancora più evidente in quanto ottenuto in uno scenario  economico e regolamentare sfavorevole.
 Il risultato operativo mostra una crescita del 1,8% nel 2010,  attestandosi a 1.160 milioni di euro per effetto della buona performance  operativa parzialmente offuscata dall’impatto della svalutazione di alcuni ponti  radio dismessi nell’ultima parte dell’anno.
 Il risultato netto 2010 è negativo per 252 milioni di euro per effetto dei  costi una tantum legati all’operazione di rifinanziamento del debito  completata con successo a novembre 2010 ed all’aumento degli oneri finanziari non fiscalmente deducibili che hanno eroso i profitti realizzati nell’anno.  Al netto di questi effetti, il risultato netto sarebbe stato positivo per circa  92 milioni di euro.
  
Nel 2010, la società guidata da Luigi Gubitosi ha investito circa 1 miliardo di euro sia nella rete mobile che nella rete fissa. Tali investimenti sono stati dedicati principalmente all’incremento della copertura della rete di terza generazione HSDPA e della capacità trasmissiva per far fronte all’esplosione della domanda di mobile Internet, continuando allo stesso tempo ad ottimizzare e a migliorare la qualità della propria rete GSM/GPRS/EDGE. Per quanto riguarda la rete fissa gli investimenti sono stati impiegati per estendere la copertura unbundling ed incrementare la capacità e la qualità del backbone a servizio sia del business mobile che di quello fisso.
L’indebitamento finanziario netto alla fine del 2010 è pari a 8.415 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 8.541 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2009, con un rapporto indebitamento netto/EBITDA che scende a 3,85 volte, in calo rispetto al valore di 4,14 volte a fine 2009.
Nel quarto trimestre del 2010 i ricavi si sono attestati a 1,5 miliardi di euro in crescita del 3,2% rispetto allo stesso trimestre del 2009 con i ricavi da servizi mobili che segnano un incremento del 3,5% parzialmente bilanciati dalla leggera flessione dei ricavi da telefonia fissa (-1,9%). L’EBITDA nell’ultimo trimestre del 2010 raggiunge 549 milioni di euro permettendo a Wind di mettere a segno il suo ventiduesimo trimestre consecutivo di crescita in termini sia di ricavi che EBITDA.
 Nello specifico, riguardo i risultati operativi della telefonia mobile, nel 2010  la base clienti è arrivata a sfiorare quota 20 milioni (19,93 milioni) in  aumento dell’8,3% rispetto al 2009, grazie al crescente successo delle offerte  riservate alla community, relativamente a chiamate e messaggi on-net e off-net,  all’ottima performance registrata dalle offerte post-pagate dedicate ai clienti  alto spendenti e ai segmenti SME e SOHO, nonché al crescente successo delle  offerte riservate al mobile Internet sia per cellulari che per personal computer  e tablet.
 Nel 2010 Wind ha registrato 1,5 milioni di attivazioni nette realizzando la  migliore performance del mercato italiano che le ha consentito di incrementare  la propria quota di mercato passando dal 20,9% al 31 dicembre 2009 al 22,0% a  fine 2010.
 La crescente presenza nei segmenti dedicati alla clientela alto-spendente e  post-pagata e la costante attenzione prestata alla propria clientela hanno  permesso a Wind di incrementare del 16,9% il traffico totale sulla  propria rete; tale incremento, misurato su entrambe le direttrici, entrante ed  uscente, è stato trainato da una crescita del 6,9% del traffico medio mensile  effettuato dai singoli clienti che si è affiancato al già menzionato incremento  della base clienti.
 La buona performance nel 2010 è stata molto rafforzata dall’ottima crescita dei  ricavi derivanti dai servizi dati, in aumento del 24,3% rispetto al 2009, grazie  al significativo incremento dei servizi Internet mobile (+55,9% rispetto allo  scorso anno) ed alla buona performance dei servizi dati tradizionali, che  crescono di oltre il 10%.
 L’ARPU da servizi di telefonia mobile nel 2010 è stato pari a 16,6 euro,  in leggero calo rispetto ai 17,4 euro misurati nel 2009 per effetto del taglio  delle tariffe di terminazione, della forte pressione competitiva riscontrata nel  corso dell’anno e per effetto della forte crescita del numero di clienti con  offerte solo dati. L’ARPU da servizi dati è cresciuto ulteriormente raggiungendo  il 19,4% dell’ARPU totale, e si attesta a 3,2 euro.
Riguardo la telefonia fissa e Internet, Infostrada nel 2010 ha registrato risultati positivi in termini di crescita dei clienti voce ed Internet: la base clienti è cresciuta del 5,6% rispetto alla fine del 2009 superando quota 3 milioni, mentre la base clienti broadband si è allargata del 16,4% e ha superato quota 1,91 milioni realizzando nel quarto trimestre del 2010 ben 106 mila attivazioni nette a dimostrazione del successo della propria offerta e delle proprie campagne di acquisizione. L’efficacia dell’offerta Infostrada ha inoltre supportato la crescita della base clienti dual-play che ha raggiunto la soglia dei 1,6 milioni di clienti in aumento del 18,9% rispetto all’anno precedente.
 I ricavi dai servizi Internet e Dati sono cresciuti nell’anno del 10,1% rispetto  all’anno precedente fornendo un importante contributo alla performance  complessiva del 2010 grazie soprattutto alla componente derivante dai servizi a  banda larga che nel 2010 ha fatto registrare un incremento dei ricavi del 16,8%  che ha più che bilanciato la riduzione riscontrata nei servizi dial-up di  vecchia generazione.
 L’ARPU totale da servizi di telefonia fissa nel 2010 fa registrare una lieve  flessione e si attesta a 34,0 euro rispetto a 35,4 euro registrati nel 2009. Il  calo è da attribuirsi principalmente all’attività promozionale profusa nel  periodo per attrarre nuovi clienti in un mercato altamente competitivo ed, in  parte, al taglio delle tariffe di terminazione. L’ARPU da servizi Broadband nel  2010 è stabile a 18,3 euro. (a.t.)


 
                       
	 
     
     
 
  
  
  
  
  
  
  
 