Nokia: i primi smartphone WP7 già in produzione, ma nessuna acquisizione da parte di Microsoft in vista

di Alessandra Talarico |

La società ha rassicurato gli analisti, ma si è aggiunta alla schiera di aziende hi-tech che prevede difficoltà nell'approvvigionamento dei componenti dopo il sisma in Giappone. Sony ferma la produzione.

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Stephen Elop

In attesa del primo smartphone MeeGo – l’N950 dovrebbe uscire entro quest’anno – Nokia sta già lavorando alla produzione dei primi dispositivi Windows Phone 7, che potrebbero vedere la luce anche loro entro la fine del 2011, contrariamente alle ipotesi di un primo lancio fra due anni.(leggi articolo).

“I lavori per il lancio dei primi dispositivi Nokia Windows Phone sono già in corso”, ha affermato il Ceo Stephen Elop, che ha quindi smentito le ipotesi secondo cui Microsoft sarebbe pronto ad acquisire Nokia: “Non sono a conoscenza – ha detto Elop alla Reuters – di un interesse strategico di Microsoft nel resto del business. Nella misura in cui la partnership è stata formata attorno a quello che era il vero centro dell’interesse, cosa porterebbe un’acquisizione se non non un altro anno buono di indagini antitrust, enorme tumulto e ulteriori ritardi?”.

 

 “Se fossimo in uno scenario di acquisizione – ha aggiunto – non ci sarebbe un team già a lavoro” sullo sviluppo dei primi modelli frutto dell’alleanza.

 

Elop ha spiegato che, contrariamente a un’acquisizione, una partnership non ha bisogno di essere finalizzata per ‘avviare i lavori’: anche se, insomma, l’accordo tra i due gruppi sarà finalizzato entro qualche mese, lo sviluppo dei primi dispositivi WP7 è già partito.

L’accordo tra Nokia e Microsoft è stato ufficializzato il 10 febbraio (leggi articolo). Anche se Nokia non ha l’esclusiva su Windows Phone 7 (HTC, Samsung, LG potranno usare il sistema operativo), la società finlandese ha ottenuto di poter partecipare allo sviluppo del sistema e quindi di modificarlo secondo le sue esigenze. Per evitare che Nokia – alla ricerca di nuove strade per rimediare al costante calo di appeal di Symbian – scegliesse di stringere un patto con Google, Microsoft ha anche versato nelle casse della società qualcosa come 1 miliardo di dollari (leggi articolo).

 

La priorità, per Nokia, è la ‘stabilità’, dopo la ristrutturazione e il cambio di direzione dei primi due mesi dell’anno. All’orizzonte, Elop non vede ulteriori cambiamenti ai vertici: “Quello che succede ora è la responsabilità: se qualcuno non ha successo, bisogna aiutarlo o spostarlo. Il team varato con la mia leadership –  ha concluso – ora deve svolgere il proprio compito”.

Secondo Strategy Analytics, grazie a WP7, Nokia potrà guadagnare il 10% di market share negli Stati Uniti entro il 2015, ma dovrà comunque guardarsi dall’assalto di Samsung che nel frattempo potrebbe arrivare al 21% di quota di mercato, grazie a un portafoglio prodotti che comprende modelli Android, WP7 e basati sul sistema operativo proprietario Bada.

 

Nel frattempo, Nokia ha anche messo in guardia sulla possibilità di una prossima penuria di componenti legata alla catastrofe che ha colpito il Giappone, da cui la società importa il 12% delle materie prima necessarie per costruire i suoi cellulari.

L’industria hi-tech è particolarmente esposta dal momento che il Giappone contribuisce al 31% della produzione mondiale di console giochi, al 16% della produzione di televisori, all’11% della produzione mondiale di cellulari. (leggi articolo)

La penuria di componenti, infine, ha costretto anche il colosso dell’elettronica di consumo Sony ad annunciare la sospensione della produzione in altri 5 stabilimenti, oltre agli 8 già fermati. Le operazioni negli stabilimenti di Shizuoka, Aichi, Gifu e Oita sono sospese fino alla fine di marzo, ha reso noto il gruppo in una nota, sottolineando quindi che “l’azienda intende riprendere la produzione in ognuno di quegli stabilimenti non appena sarà possibile il rifornimento di componenti e materie prime”.