Terminazione mobile: Ofcom all’attacco. Tariffe giù dell’85% in 4 anni

di Alessandra Talarico |

L'Autorità britannica applica le regole Ue, secondo cui le tariffe devono essere orientate ai costi sostenuti realmente dagli operatori per fornire il servizio.

Gran Bretagna


Telefonia Mobile

Vodafone, O2, Everything Everywhere (T-Mobile-Orange) e gli altri operatori mobili britannici saranno costretti a tagliare le tariffe di terminazione in seguito all’implementazione, da parte dell’Ofcom, delle disposizioni comunitarie in materia di riduzione dei costi della telefonia mobile. La terminazione è il prezzo che gli operatori si praticano l’un l’altro all’ingrosso per consentire di ‘consegnare’ una chiamata a un cliente quando questa arriva dalla rete di un altro gestore, fisso o mobile che sia.
La raccomandazione Ue indica specificamente che le tariffe di terminazione applicate a livello nazionale devono basarsi esclusivamente sui costi reali sostenuti da un operatore efficiente per effettuare la connessione.

Secondo le stime della Commissione, le tariffe di terminazione mobile si aggirano mediamente sui 9 centesimi di euro per ogni chiamata (si passa però dai 2 centesimi di Cipro ai 18 centesimi della Bulgaria), contro 1 centesimo di euro per le reti fisse. Ne consegue che quando si chiama un numero di cellulare da un telefono fisso si arriva a spendere una cifra sproporzionata rispetto a quanto si spende per chiamare da rete fissa un altro numero fisso.
 

L’eliminazione delle distorsioni di prezzo tra gli operatori di telefonia in tutta l’Unione con il conseguente livellamento delle tariffe in una forchetta di 1,5-3 centesimi di euro al minuto entro la fine del 2012, permetterà, secondo i calcoli della Ue, di abbassare i costi delle chiamate vocali nazionali e tra gli Stati membri, facendo risparmiare alle imprese e alle famiglie almeno 2 miliardi di euro dal 2009 al 2012 e favorendo gli investimenti e l’innovazione nell’intero settore delle telecomunicazioni.

 

L’Ofcom vuole andare anche oltre le disposizioni Ue, che vuole tagliare le tariffe del 70% entro il 2012 e punta a una sforbiciata dell’85% in 4 anni: per i 3 maggiori operatori mobili, le tariffe dovranno passare dal prezzo attuale di 4,18 sterline al minuto a 0,69 sterline entro marzo 2015.

La proposta, effettiva dal 1° aprile, rimuove oneri come il costo dello spettro usato dalle reti ed è comunque meno pesante di quanto inizialmente proposto dall’Autorità ad aprile dello scorso anno.
Le tariffe di terminazione applicate alle chiamate vocali, che attualmente rappresentano il 10-15% dei ricavi, “diventeranno un elemento meno significativo per le entrate degli operatori”, ha sottolineato l’Ofcom in una nota.
 

Nel 2008, gli operatori britannici hanno incassato circa 4 miliardi di euro dalle tariffe di terminazione e si prevede una forte battaglia contro queste nuove disposizioni, osteggiate fin da subito dall’industria mobile europea che ha più volte minacciato un inevitabile un aumento dei prezzi dei servizi che andrebbe a ripercuotersi sugli utenti, in particolare sui meno abbienti. A rimetterci sarebbe anche la solidità di un settore, quello delle telecomunicazioni, che è il più importante componente del comparto ICT europeo, rappresentando il 40% del suo totale per un valore stimato in circa 300 miliardi di euro.