Fastweb nel mirino del Governo svizzero: pesa su Swisscom

di Alessandra Talarico |

Il ministro delle tlc auspica un ritorno al profitto nel medio termine, così che l'azienda contribuisca al business complessivo della controllante Swisscom.

Europa


Carsten Schloter

Il governo svizzero, nell’ambito dell’analisi dei risultati dell’operatore Swisscom, ha fatto sapere che a differenza di quanto accaduto negli anni precedenti, lo scorso anno Fastweb non ha contribuito al pareggio delle perdite del gruppo nel mercato domestico e attende che la società torni a produrre utili nel medio termine, così da sostenere il business complessivo della sua controllante.

 

Almeno questo è quanto auspicato dal ministro delle telecomunicazioni, Doris Leuthard, che ha risposto nel corso del question time all’interrogazione in proposito da parte della consigliera Prisca Birrer-Heimo.

 

La responsabilità del ritorno all’utile di Fastweb, ha aggiunto, è nella mani del consiglio di amministrazione, guidato dall’ad di Swisscom Carsten Schloter.

Il governo svizzero controlla il 54% di Swisscom, che sta completando l’acquisizione del gruppo italiano e il 14 febbraio ha annunciato che è stata superata la soglia del 95% nell’ambito della procedura di obbligo di acquisto delle residue azioni Fastweb. Il periodo di presentazione delle richieste di vendita terminerà il 14 marzo 2011 e a conclusione di questo periodo, Swisscom acquisirà le restanti azioni Fastweb, con conseguente revoca del titolo dalla quotazione.

 

Fastweb ha chiuso il 2010 con un risultato netto consolidato negativo per 72,4 milioni di euro, rispetto a una perdita di 34,4 milioni di euro nell’anno precedente, mentre i ricavi sono cresciuti dell’1,5% contro il +6% atteso.  La controllante, inoltre, ha dovuto accantonare 70 milioni di euro per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Fastweb, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sul maxiriciclaggio di 2 miliardi che ha coinvolto gli ex vertici di Fastweb e Telecom Italia Sparkle.