ICT: nel 2010 internet ha inciso per 72 mld di euro sul PIL francese. Necessario il sostegno della politica per aumentare gli effetti benefici

di Raffaella Natale |

Al contributo della filiera internet si aggiungono gli effetti indiretti del web, cioè gli acquisti effettuati nella rete di distribuzione fisica dopo da una precedente ricerca online che lo Studio McKinsey stima in circa 28 miliardi di euro per il 2009.

Francia


Digital economy

Internet sta assumendo un grosso peso e producendo dei “considerevoli effetti” sull’economia francese, dalla creazione di posti di lavoro alla performance delle aziende. Uno Studio di McKinsey, pubblicato oggi, evidenzia che questa potenzialità potrebbe svilupparsi ulteriormente se sostenute opportunamente dalla politica.

Gli analisti hanno considerato la filiera internet comprese le attività di VoIP, informatica, e tutti i servizi web-based come l’eCommerce o l’eAdvertising.

Secondo questo Report, in gran parte finanziato da Google, nel 2009 l’incidenza sul PIL è stimata in 60 miliardi di euro, vale a dire il 3,% del totale, mentre nel 2010 è di 72 miliardi di euro, il 3,7% del PIL annuo.

 

Al contributo della filiera internet si aggiungono gli effetti indiretti del web, cioè gli acquisti effettuati nella rete di distribuzione fisica dopo da una precedente ricerca online che lo Studio stima in circa 28 miliardi di euro per il 2009.

Dal lato dell’occupazione, McKinsey sottolinea che internet dà lavoro a 1,15 milioni di persone, circa il 4% della popolazione attiva, di cui 700 mila creati negli ultimi 15 anni.

Eric Hazan, direttore associato di McKinsey, ha dichiarato che internet è diventato un “settore significativo” dell’economia al pari dell’energia, dei trasporti o dell’agricoltura.

La rete è un “acceleratore di sviluppo”, in particolare per le PMI. Ogni euro investito da un’azienda in rete (siti, posta elettronica, software) “s’è tradotto in due euro di margine operativo” e “ogni euro speso in marketing online ha generato 2,5 euro di utile”.

 

Secondo McKinsey, le società che “hanno fortemente investito nelle tecnologie web” hanno avuto una crescita “due volte più veloce delle altre” e hanno “raddoppiato le esportazioni“.

Questo si spiega anche con il fatto che le compagnie francesi che hanno registrato la crescita più importante sono quelle che “investono più delle altre nelle tecnologie informatiche”

Lo Studio tiene anche conto degli utili che “non possono essere contabilizzati nel PIL“, ha affermato Jacques Bughin, analista senior di McKinsey, come quelli dei “servizi finanziati dalla pubblicità, ma tecnicamente gratuiti” (come per esempio le mail), stimati in 7 miliardi di euro nel 2009.

 

Per il Ceo di Google France, Jean-Marc Tassetto, “è interessante che la posta elettronica, i servizi internet, e l’insieme delle attività gratuite come prenotare un biglietto online, siano stimati tra 18 e 19 euro al mese” a persona.

“Internet accelera lo sviluppo delle PMI e le PMI creano lavoro in Francia, sono i due termini di un’interessante equazione”, ha sottolineato Tassetto, aggiungendo che “queste cifre sono elementi concreti che possono servire come base da ambizioni di politica industriale”.

 

Le prospettive di crescita sono ottime, perché McKinsey stima un aumento del PIL francese legato a internet del 13% l’anno per arrivare a 129 miliardi di euro nel 2015, vale a dire circa il 5,5% del PIL.

Ed esistono ancora “margini di aumento” per far fruttare pienamente la potenzialità dell’economia digitale come, per esempio, sta avvenendo negli Stati Uniti o in Giappone.