Alcatel-Lucent: il miglior trimestre dalla fusione. Fatturato a +22% e utili quintuplicati

di Alessandra Talarico |

Il Ceo Ben Verwaayen: 'più fiducioso che mai nella nostra capacità di trasformarci in una società normale'.

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Torna a brillare Alcatel-Lucent che nell’ultimo trimestre dello scorso anno ha registrato i migliori risultati dalla fusione avvenuta alla fine del 2006.
L’utile netto si è attestato a 340 milioni di euro (46 milioni nel quarto trimestre 2009) e quello rettificato è stato di 385 milioni di euro, quasi cinque volte più dell’anno precedente (85 milioni), superando le attese degli analisti, pari a 335 milioni. Il fatturato è invece salito di oltre il 22% in un anno (del 19,3% rispetto ai tre mesi precedenti) a 4,86 miliardi, mentre il margine operativo rettificato si è attestato all’1,8% – in linea con le attese.
Il fatturato annuale si è attestato a 15,9 miliardi, contro i 15,7 attesi dagli analisti, in aumento del 5,5%, con un sostanziale break-even operativo as reported e un risultato operativo rettificato pari a 288 milioni di euro (-56 milioni l’anno precedente), pari all1,8% dei ricavi.

Dal punto di vista operativo reddituale, il trimestre si è chiuso con un Gross Profit di 1.760 milioni di euro, che esprime un gross margin del 36,2%, in aumento di 2,4 punti percentuali sull’anno precedente. Il cash flow operativo è stato positivo per 702 milioni di euro, di cui 319 di flusso di cassa libero: una sorpresa positiva rispetto alle indicazioni che la direzione del gruppo aveva dato a fine novembre e per il 2011 il gruppo attende una crescita significativa sul fronte profittabilità, con un margine operativo rettificato sopra il 5% delle vendite 2011.

La crescita ha riguardato tutte le macro-aree geografiche e tutti i settori ed è stata particolarmente rilevante in Nord America, grazie anche ai progetti avviati dai maggiori operatori che per lo sviluppo delle nuove reti hanno individuato in Alcatel-Lucent un partner strategico.
In particolare si registra una crescita del 45% in Nord America, del 6,7% in Europa (dell8% in Europa Occidentale), del 21% in Asia Pacifico, con punte di oltre il 50% in Cina.

Il continuo aggiornamento tecnologico, che si traduce in una leadership dell’azienda si riflette anche nelle attività di ricerca e sviluppo, che possono contare anche sul formidabile patrimonio intellettuale dei Bell Labs. Se nel 2008 il 60% dell’attività di R&S nel campo delle reti era relativa all’aggiornamento di prodotti maturi alle nuove esigenze dei clienti, nel 2010 il 60% della spesa per ricerca e sviluppo nel settore riguardava prodotti di nuova generazione, non esistenti due anni prima.

 

“Sono molto incoraggiato dai progressi realizzati nel corso degli ultimi due anni. Durante tutto questo periodo, abbiamo ridisegnato la nostra gamma di prodotti, abbiamo sviluppato la nostra strategia High Leverage Network e Application Enablement, abbiamo rafforzato la nostra pertinenza con i nostri clienti e abbiamo migliorato la nostra eccellenza operativa. Il tutto è ben illustrato dalla crescita del nostro fatturato e dal buon margine rispetto al quarto trimestre”, ha affermato il Ceo Ben Verwaayen.
“Nei primi mesi del 2011 – ha poi aggiunto – sono più fiducioso che mai nella nostra capacità di trasformarci in una società normale. Per questo, ci affidiamo alla dinamicità del mercato, alle forti relazioni con i nostri clienti, all’opportunità unica rappresentata dalla trasformazione verso l’all-IP e l’accesso a banda larga di nuova generazione. E ciò è ancora più importante – ha concluso – è la passione e l’impegno dei nostri 78.000 colleghi che in tutto il mondo rispondono alle esigenze dei nostri clienti con prodotti e soluzioni che consentano loro di affrontare le proprie sfide. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto finora, e li ringrazio per gli sforzi profusi nel corso di questo anno passato”.