Musica digitale: Telecom Italia lancia Cubomusica, 4 milioni di titoli grazie ad accordo con major ed etichette indipendenti

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Franco Bernabè (Telecom Italia): 'Abbiamo definito un modello di fruizione fortemente innovativo e ci aspettiamo molto da questa iniziativa'.

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Cubomusica

Dopo Cubovision, Telecom Italia lancia ‘Cubomusica‘, la nuova piattaforma per la musica digitale dedicata a tutti i clienti broadband del gruppo che propone un’offerta “legale e concorrenziale di contenuti digitali”.
L’offerta, presentata oggi, consente di disporre di una ricca library di titoli musicali (circa 4 milioni) disponibili da domani in streaming on demand e da giugno anche in download per i clienti a banda larga di Telecom Italia.
L’iniziativa è stata possibile grazie ad accordi con un gruppo di etichette ‘major’ e indipendenti: Sony Music Enterteinment Italy, Universal Music Italia, Emi Music Italia, Warner Music Italia, Sugar Music, Carosello Records, Pmi, Kiver e Made In Etaly.
“Abbiamo definito un modello di fruizione fortemente innovativo, per godere della musica digitale in modo totalmente legale. Ci aspettiamo molto da questa iniziativa, crediamo che avrà un grande successo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè.

Nella pratica, un sistema di riconoscimento automatico online consentirà ai clienti Telecom di accedere al servizio Cubomusica dal pc: si potranno scegliere direttamente i brani musicali preferiti e ascoltarli “con elevati standard qualitativi, senza limiti di tempo”. Sarà inoltre possibile creare playlist. Dopo i primi quattro mesi gratuiti, l’offerta in streaming si arricchirà consentendo di scegliere, a partire da 1,49 euro al mese (per nove mesi, poi a regime a 3 euro al mese), tra differenti proposte modulate in base alle diverse esigenze di ascolto: dall’abbonamento base con streaming illimitato fino ai pacchetti che includono anche nel prezzo una quantità di brani da scaricare. Il download dei brani sarà basato sul meccanismo DRM free, consentendo così il loro trasferimento dal pc su qualsiasi altro ‘device’ (lettori Mp3, telefonini, smartphone, etc.).

L’iniziativa, ha spiegato Bernabè, ha il duplice obiettivo di arricchire l’offerta di contenuti digitali fruibili attraverso l’Adsl e dare impulso a un mercato che nel 2010 ha prodotto in Italia un fatturato di circa 23 milioni di euro, registrando 12 milioni di download legali con un incremento del 10% sul 2009.

Grande soddisfazione ed entusiasmo da parte dei presidenti delle etichette discografiche coinvolte. “Per noi, per il mercato italiano della musica – ha commentato Andrea Rosi (Sony Italy) – è un giorno fondamentale. Oggi la musica è in mano al furto, viene rubata regolarmente. Questa iniziativa è un segnale importante, consente di accedere a contenuti fruibili a prezzi assolutamente accessibili e competitivi. È un prodotto eccezionale, completamente italiano”. Alessandro Massara (Universal Italia) ha sottolineato che l’Italia era un fanalino di coda nell’offerta di servizi digitali: “Telecom ha avuto il coraggio di lanciare questo servizio”.

Marco Alboni (Emi Italia) ha esclamato: “Finalmente protagonisti e player del mercato uniscono le forze per una proposta così interessante e valida. L’accordo tra le etichette e Telecom è di rilievo assoluto”. Filippo Sugar (Sugar) ha rilevato: “Abbiamo veramente la possibilità di svoltare, di offrire la musica a un prezzo davvero ragionevole”.
Entusiasta, infine, anche Massimo Giuliano (Warner Italia), secondo cui oggi è una “giornata fondamentale: questo è il miglior tentativo che tutti noi auspicavamo per legalizzare in qualche modo la musica digitale”.

L’iniziativa, ha spiegato Bernabè, va inoltre ad arricchire la multipiattaforma Cubovision, l’offerta di Telecom di contenuti digitali via broadband. Prossimamente, infatti, Cubomusica approderà anche sul televisore grazie a un’area dedicata, raggiungibile attraverso il menù del dispositivo Cubovision e delle connected tv. La discussione è aperta anche per un possibile futuro sviluppo del servizio sui telefoni cellulari.
Non esclusi infine, in prospettiva, anche accordi con gli operatori televisivi, per estendere il servizio all’area dei video. Per ora, comunque, non c’è nulla sul tavolo. “Noi siamo disponibili ad accordi con broadcaster. La nostra piattaforma è aperta, lavoriamo, sperimentiamo. Per fare un accordo, però, bisogna essere in due e soprattutto essere consenzienti”, ha dichiarato Bernabè.