Anche Tiscali interessato alla rete Eutelia, in attesa del processo contro i vertici del gruppo

di Alessandra Talarico |

Lunedì, al Tribunale di Roma si aprirà il processo contro Isacco e Samuele Landi. Gli ex lavoratori Eutelia si sono costituiti parte civile.

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Tiscali starebbe valutando un’offerta per acquisire la rete di Eutelia, la società attualmente sotto il controllo dei commissari giudiziali dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza notificata dal Tribunale di Arezzo a giugno.

Sulla scia di queste indiscrezioni, rilanciate dal quotidiano Milano Finanza, il titolo Tiscali è stato sospeso nella mattinata per eccesso di rialzo: le azioni sono state bloccate a un prezzo di 0,0919 euro su un rialzo teorico del 10,18%.

La società fondata da Renato Soru si è limitata a confermare di stare valutando attentamente “le possibili sinergie”, ma ha specificato che parteciperà alla gara solo quando saranno stabilite nel dettaglio le condizioni per l’offerta.

Tiscali non sarebbe comunque sola nella corsa agli asset del gruppo italiano: in lizza ci sarebbe anche l’ex manager Cisco Mark De Simone, coadiuvato dai fondi Atlantic Capital, ma anche Fastweb, France Telecom e Deutsche Telekom.

A luglio, in seguito alla dichiarazione dello stato d’insolvenza, 8 tra manager e azionisti Eutelia sono stati accusati di bancarotta fraudolenta per aver dirottato circa 17,2 milioni di euro in favore di soggetti riconducibili al gruppo Omega, che nella primavera 2009 aveva ‘acquisito’ i lavoratori del ramo Information Technology – in precedenza trasferiti alla controllata Agile – e aveva subito annunciato 1.200 licenziamenti su un totale di 1.800 dipendenti. In carcere sono finiti il presidente e amministratore di Omega e Agile, Pio Piccini, e il dirigente di Agile e tesoriere del gruppo Omega, Marco Fenu; l’ex presidente del Cda Eutelia Leonardo Pizzicchi; l’amministratore di Agile Claudio Marcello; il procuratore di Agile Salvatore Cammalleri; il consigliere di amministrazione di Eutelia Isacco Landi. Il presidente e amministratore Samuele Landi.

Un’operazione, quella del travaso dei dipendenti, da cui Eutelia ricava una plusvalenza di 17,9 milioni, ma che non ha convinto i revisori, né la Consob e l’Agenzia delle Entrate, fino all’apertura di un’indagine da parte della procura di Arezzo, che il 10 febbraio ha rinviato a giudizio 15 persone, tra cui alcuni esponenti della famiglia Landi, per falso in bilancio, appropriazione indebita, frode fiscale.

L’intervento della Consob porta quindi alla sospensione del titolo in Borsa, mentre il 1° giugno, il tribunale di Arezzo dichiara lo stato d’insolvenza di Eutelia e nomina commissari giudiziali Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal. Il trasferimento dei lavoratori viene peraltro annullato da una sentenza del tribunale di Roma, che contesta la violazione dell’articolo 47 che governa le cessioni di rami di azienda, non essendo stati rispettati, sia da parte del venditore che del compratore, i termini di comunicazione dell’operazione alle rispettive rappresentanze sindacali.

Il processo ai Landi, gli unici imputati a non aver patteggiato, si aprirà lunedì 31 gennaio al Tribunale di Roma. I lavoratori Eutelia si sono costituiti parte civile, “per riavere quanto questi signori hanno rubato loro, ma anche per sancire il principio che chiunque si arricchisca alle spalle del lavoro e della collettività deve pagare il fio delle sue colpe”, hanno fatto sapere in un comunicato.

A breve, quindi, verrà indetta la gara per la messa in vendita della rete gestita da Eutelia, che – finendo nelle mani di Tiscali – potrebbe permettere al gruppo sardo di di disporre di un’infrastruttura più capillare anche in vista del prossimo sviluppo di un’infrastruttura in fibra ottica.