RadioLabs per l’innovazione. Claudio Becchetti: ‘Sviluppare la ricerca nelle università con le imprese per sostenere la competitività’

di A cura di Cinzia Guadagnuolo |

Bilancio positivo e prospettive del consorzio RadioLabs, nato dalla cooperazione di tre università e il gruppo Finmeccanica.

Italia


Claudio Becchetti

Si chiama RadioLabs e ha dieci anni di vita. Ha sede a Roma presso l’Università Tor Vergata, ma non è solo Tor Vergata e non è solo Università. Nasce come ponte tra ateneo e impresa, tra neolaureati in ingegneria e manager. Apre una prospettiva a chi, finiti gli studi tecnico scientifici, intende fare ricerca, migliorarsi, saperne di più e proiettarsi in modo qualificato verso il mondo del lavoro.  Per saperne di più abbiamo incontrato Claudio Becchetti, direttore generale di RadioLabs, che ci ha raccontato la storia del centro di ricerca e indicato alcuni obiettivi previsti per l’anno appena iniziato.

 

 

Key4biz. Allora Becchetti, cos’è innanzitutto RadioLabs? 

 

Becchetti. RadioLabs è un consorzio costituito da Università e imprese che lavorano insieme per sviluppare prodotti nel settore delle telecomunicazioni e sviluppare precise linee di ricerca e vorrei anche dire subito che RadioLabs festeggia proprio quest’anno i primi dieci anni di attività.

 

 

Key4biz. Quali i soggetti promotori? 

 

Becchetti. Ci sono due componenti; quella universitaria, composta da Università di Tor Vergata, Roma Tre e l’Università dell’Aquila, e quella d’impresa rappresentata da un lato da Selex Communications Spa, società del gruppo Finmeccanica e leader nel settore delle telecomunicazioni professionali, e dall’altro da Telespazio Spa, azienda leader nel campo delle trasmissioni satellitari e joint-venture tra Finmeccanica e Thales. RadioLabs opera nel settore delle telecomunicazioni, sviluppando prodotti per le aziende nella fase della ricerca applicata e nello sviluppo progettuale.

 

Key4biz. Verso quale direzione e in quali ambiti? 

 

BecchettiInnovazione e Knowledge Transfer nei settori emergenti dell’ICT rappresentano il focus della nostra azione. In tali aree RadioLabs vanta skill ed expertise importanti e consolidati nell’ambito delle telecomunicazioni fisse, del wireless, delle comunicazioni satellitari, infine nel campo della navigazione e dei servizi e sistemi Internet. In particolare, operiamo principalmente con nuove e future tecnologie Wireless (WiFi, WiMax, 4G), Ambient Intelligence, Infomobilità e i Servizi Context Based. Infine, RadioLabs svolge la propria attività di ricerca applicata anche nell’ambito di vari programmi europei che vedono la partecipazione delle industrie europee più importanti, oltre che di importanti aziende nazionali, unitamente ad alcune delle Università europee più prestigiose.

 

 

Key4biz. I consorzi sono sempre strane creature e necessitano innanzitutto di conferimenti di competenze, nel vostro caso cosa ha conferito l’industria? 

 

Becchetti. Abbiamo effettivamente cercato di prendere il meglio dell’industria e il meglio dell’Università. In esperienze come la nostra, l’industria può mettere qualcosa di molto importante che attiene al metodo, tecnicamente il programme management e il controllo di gestione ovvero il rispetto dei tempi e dei costi per svolgere le attività.

 

 

Key4biz. E l’università?

 

Becchetti. L’università è fondamentale, invece, per la cultura della ricerca, per la capacità di sviluppare innovazione, per la capacità di lavorare per obiettivi e sviluppare degli algoritmi, nonché per la sua velocità nell’eseguire certi tipi di attività più concettuali e innovative.

 

 

Key4biz. Per fare ricerca occorrono i ricercatori, la merce pregiata cui danno la caccia sia le Università sia le imprese. E’ una merce rara in Italia?

 

Becchetti. Abbiamo forse i cavalli migliori d’Europa, veri cavalli di razza, il problema è che non abbiamo chi li nutre, non disponiamo di un ambiente adeguato e ideale per farli “correre”. RadioLabs cerca di dare loro proprio questo, cerca di assicurare le condizioni perché possano correre e contribuire, con l’attività di ricerca, allo sviluppo industriale e al vantaggio competitivo delle industrie.

 

 

Key4biz. E le piccole medie imprese? Cercate un rapporto anche con queste realtà?

 

Becchetti. Le PMI sono fondamentali per due aspetti e per questo creiamo appositi gruppi di lavoro dove abbiamo personale dell’Università, della grande industria e personale della PMI, proprio perché il personale delle PMI consente di svolgere attività molto, e sottolineo molto, specifiche che non sono background né della grande impresa né del mondo propriamente della ricerca.

 

 

Key4biz. L’altro aspetto?

 

Becchetti. Nello stesso tempo cerchiamo le PMI, cerchiamo di intercettare le loro esigenze, perché hanno bisogno di innovazione per sostenere la propria competitività sul mercato. Il messaggio che noi diamo è in controtendenza rispetto a quello che normalmente viene dato, ovvero che la ricerca fatta in Italia, da un punto di vista di costi e di efficacia, è molto più competitiva, a nostro giudizio, pur se in certi settori e sotto certe condizioni, rispetto alla stessa ricerca svolta all’estero.

 

 

Key4biz. Incoraggiante… 

 

Becchetti.  Sì, la nostra esperienza suggerisce che conviene di più fare ricerca in Italia che all’estero, ripeto sotto certi tipi di condizioni, ovviamente.

 

 

Key4biz. L’ultimo dei vostri progetti, appena presentato, è WiNNOVATE, a Navelli, in provincia dell’Aquila, territorio martoriato dal terremoto, ma anche territorio di uno dei vostri consorziati, l’Università dell’Aquila. Perché questa scelta?

 

Becchetti. Noi riteniamo che il territorio dell’Aquila sia un territorio di eccellenze. In questo territorio abbiamo investito, abbiamo un centro di ricerca, abbiamo delle risorse che sono di ottimo valore. Da queste risorse sono nati dei progetti, come il progetto WiNNOVATE da lei citato che  coniuga tecnologia ed esigenze del territorio e della popolazione, per far sì che la vita della popolazione locale sia più semplice e più efficiente. Il messaggio che noi diamo è che vale la pena investire su un territorio come l’Aquila, perché esistono delle grandi competenze e stiamo cercando di valorizzarle.

 

 

Key4biz. Come?

 

Becchetti. In tanti modi e naturalmente rapportati alla nostra struttura. Ma l’ultimo è il finanziamento di un posto di ricercatore presso l’Università dell’Aquila, posto che è stato peraltro già bandito. Riteniamo che anche questa sia anche una missione di RadioLabs: contribuire al sostegno della ricerca e all’incentivazione dei giovani talenti. 

 

Key4biz. E per il futuro?

 

Becchetti. Il nostro auspicio è quello di essere sempre più l’anello di congiunzione tra industrie, università e le PMI. RadioLabs vorrebbe diventare il collante che riesce a far stare insieme queste tre realtà, per dare all’Università la possibilità di alimentare i propri talenti dando loro una prospettiva, ma allo stesso tempo dare all’industria, grande, piccola e media, quei prodotti che le servono per sviluppare la competitività internazionale.