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Banda ultralarga, linee fisse in calo cresce il mobile. Ma le reti wireless reggeranno il traffico?

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Linee fisse in calo nel 2022, in compenso cresce il numero di sim mobili. Ma vista la difficoltosa diffusione del 5G e il repentino spegnimento del 3G, le reti wireless saranno in grado di reggere il traffico crescente?

Le linee fisse in Italia nell’ultimo anno sono diminuite. Il calo del rame che è sceso in un anno di 1,1 milioni di linee, non è stato compensato dall’incremento della fibra, che seppur in aumento (920 mila in più le linee che utilizzano altre tecnologie più performanti, di cui la fibra è la principale) cresce ancora a rilento. E’ quanto emerge dai dati dell’ultimo Osservatorio trimestrale Agcom sulle comunicazioni, che indica al contrario un incremento delle sim mobili (1,1 milioni in più in un anno a fine 2022, con 385mila sim human e 739mila sim M2M).

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Agcom: rame in calo di 1,1 milioni di linee, FTTH in aumento di 820mila unità nel 2022

Sono valutabili in circa 56,6 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati nel corso del 2022, valore in linea con quanto osservato nel 2021. Il relativo consumo medio unitario giornaliero è stimabile in circa 0,61 GB, in crescita del 27,4% rispetto al 2021.

Traffico in mobilità, cresce il consumo

In altre parole, cresce il consumo di dati in mobilità. Leggendo i dati dal punto di vista dei consumi, la gente usa sempre di più lo smartphone per fruire di video (TikTok, Instagram, Facebook, Dazn ecc) saturando così le reti mobili 4G e 5G.

C’è però da ricordare che la capacità di rete mobile è sempre quella, che lo sviluppo del 5G procede a rilento e che di fatto in Italia il vero 5G stand alone non c’è, ma si viaggia con il cosiddetto 4,5G. Se va bene, il 5G stand alone nel nostro paese arriverà non prima del 2026.

 E a peggiorare il quadro delle reti wireless c’è stato il recente spegnimento del 3G. A quanto pare, negli ultimi mesi in concomitanza con lo spegnimento (forse prematuro? Che ne dice l’Agcom?) del 3G la qualità delle telefonate mobili sta peggiorando continuamente.

VoLte e terminali

Motivo? Se telefoni in 4G non tutti gli smartphone ce la fanno, perché il VoLte (Voice over Lte) non sarebbe stato approntato nel modo ottimale dagli operatori. Inoltre, non tutti i terminali supportano il VoLte. Se telefoni in 4G vai sulla rete Internet, non tutti i terminali sono pronti per fare questo salto. E magari nel contempo il 2G non viene ricevuto e quindi la qualità della voce sta precipitando.

E’ per questo che secondo alcuni lo spegnimento del 3G, deputato a veicolare il traffico voce su reti mobili, è stato un po’ troppo affrettato e prematuro.   

E così crescono le segnalazioni degli utenti, che lamentano cadute di linea e interruzioni di chiamata, voce che va e viene e repentini passaggi da 4G e E senza preavviso. Un’area in cui si è registrato un peggioramento della qualità delle chiamate vocali è, ad esempio, la metropolitana di Roma, dove molti terminali non riescono più a navigare.   

Riusciranno le nostre reti wireless a reggere l’onda d’urto di un traffico dati sempre più crescente, sapendo che per lo sviluppo del 5G tempi sembrano piuttosto dilatati?

Vista la situazione, lo spegnimento del 3G è stato forse troppo repentino?

Per ovviare al calo di qualità della voce, gli operatori potrebbero coinvolgere anche i produttori di terminali ed estendere ulteriormente il VoLte.