World IPv6 Day: l’8 giugno i big del web testano nuovo protocollo per evitare il collasso della rete

di Alessandra Talarico |

Il prossimo esaurimento degli indirizzi IPV4 rende prioritario il passaggio all'IPV6. Il trial permetterà alle società di testare il nuovo protocollo sui loro siti principali per 24 ore.

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Dopo i diversi allarmi relativi al prossimo collasso del web causato dall’esaurimento degli indirizzi IP sull’attuale protocollo IPV4, i big dell’industria – da Facebook a Google e Yahoo – hanno annunciato la loro partecipazione al primo test su larga scala del nuovo protocollo IPV6, che si terrà il prossimo 8 giugno.

 

Nel corso di quello che è stato battezzato “World IPv6 Day“, i partecipanti supporteranno il traffico basato sul nuovo protocollo sui loro siti principali, in quella che Leslie Daigle – CEO di Internet Society (che promuove l’evento) – ha definito “…un’importante opportunità per testare l’IPV6 per 24 ore”.

Finora, infatti, i fornitori di contenuti, come Google e Facebook, hanno supportato l’IPV6 su indirizzi web dedicati. Il trial sarà occasione per testarlo sui loro siti principali (come, nel caso di Google www.google.com e www.youtube.com).

 

Il passaggio al nuovo protocollo è fondamentale per evitare il collasso della rete dal momento che – come ha spiegato uno dei padri fondatori del web, Vinton Cerf – anche se non sappiamo ancora quando, gli indirizzi internet si esauriranno a breve. Il protocollo IPv4, in uso dal 1981, ha infatti una disponibilità limitata (pari a 4,3 milioni di indirizzi) ed è, dunque, quanto mai urgente passare al nuovo protocollo IPv6 – standardizzato già da 10 anni – e che, come spiega Wikipedia, gestisce invece “fino a circa 3,4 × 1038 indirizzi (280.000.000.000.000.000 indirizzi unici per ogni metro quadrato della superficie terrestre)”.

Cerf ha sottolineato che quando si esaurirà la capacità di indirizzamento dell’IPv4, internet non cesserà di funzionare, come quando una macchina finisce la benzina, ma la gente che chiederà un indirizzo non potrà averlo. Anche secondo i calcoli della Number Resource Organization (NRO), rappresentante dei cinque maggiori registri internet regionali (RIR) che distribuiscono gli indirizzi ‘numerici’ della rete, gli indirizzi potrebbero terminare entro l’inizio del 2011: resta infatti da allocare meno del 5% degli indirizzi IPv4. Una percentuale che si attestava al 10% a gennaio 2010.
“Si tratta di una questione seria: sarebbe come cercare di chiamare a qualcuno senza un numero di telefono”, ha detto Cerf, che attualmente ricopre la carica di Chief Internet Evangelist di Google e ha contribuito, con l’ invenzione del protocollo TCP/IP, nel 1970, alla nascita di internet.

 

Il World IPv6 Day rappresenterà un test importante anche per Yahoo, che finora è stato riluttante a supportare il protocollo a causa delle preoccupazioni legate all’utilizzo di un approccio whitelist come quello di Google, che fornisce contenuti IPV6 solo agli utenti dotati di connettività end-to-end basata sul nuovo sistema.

“Partecipare al World IPv6 Day ci consentirà di ottenere dati reali che potremo usare per assicurare una user experience ideale nel momento del passaggio al nuovo protocollo”, ha spiegato Adam Bechtel, vice president di Yahoo Infrastructure Group.

“Con il prossimo esaurimento degli indirizzi IPV4, nel corso dei prossimi due anni il passaggio al nuovo protocollo rappresenterà una priorità per le compagnie ‘network-dipendenti'”, ha concluso Daigle, sottolineando l’importanza del test per dimostrare che l’IPV6 è una tecnologia valida.