RIM: raggiunto accordo col governo indiano. Evitato lo stop dei servizi, il titolo vola in Borsa

di Alessandra Talarico |

A risollevare il titolo, frenato dall'incertezza sul futuro in India, anche i rumors sul prossimo lancio di tre nuovi BB dotati di tecnologia NFC.

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La canadese Research in Motion (RIM) ha fornito alle autorità indiane gli strumenti per accedere al servizio Messenger, ma ha ribadito che nessun cambiamento verrà apportato per consentire il monitoraggio delle email.

L’India ha chiesto a RIM di poter avere accesso a tutti i servizi BlackBerry come parte degli sforzi per aumentare la sicurezza contro eventuali attacchi terroristici, minacciando la società di bloccare i servizi BB nel Paese se non avesse fornito, inizialmente entro il 31 agosto 2010, quindi entro il 31 gennaio, gli strumenti per consentire alle autorità di controllare i dati criptati della posta elettronica e dei servizi di messaggeria degli utenti.

Secondo il governo, il sistema utilizzato attualmente dal dispositivo potrebbe, infatti, aiutare i terroristi ad organizzare attentati come quello costato la vita a 166 persone nel 2008 a Bombay, contribuendo a destabilizzare il Paese.

“Nessun cambiamento può essere apportato all’architettura di sicurezza dei BlackBerry Enterprise Server poiché, contrariamente ai rumors, il sistema utilizzato è lo stesso in tutto il mondo e RIM non ha veramente la possibilità di fornire le chiavi di cifratura dei clienti”, ha sottolineato la società in una nota.

 

A differenza di altri smartphone, il BlackBerry è più difficile da intercettare e sono molti i governi – dall’Arabia Saudita al Bahrain e all’India – che hanno espresso preoccupazione per come le informazioni vengono gestite da RIM e per l’impossibilità di decrittare i messaggi. Fattore che darebbe un’arma in più ai terroristi, ma sul quale il BlackBerry ha costruito la sua fortuna tra i manager di tutto il mondo: grazie alla cifratura Advanced Encryption Standard (AES) o Triple Data Encryption Standard (Triple DES), le eMail e gli altri dati rimangono infatti cifrati durante tutto il tragitto tra lo smartphone e il BlackBerry Enterprise Server.

I server che smistano le comunicazioni sono situati in Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti ma sono sempre più numerosi i governi – Emirati Arabi, Libano, Indonesia, Algeria – che stanno chiedendo di avere dei server sul loro territorio, così da avere pieno accesso ai dati.
E non sono solo i paesi più conservatori ad aver espresso riserve sul dispositivo: anche gli Usa, hanno manifestato l’intenzione di mettere a punto nuovi strumenti in grado di controllare anche i messaggi criptati trasmessi attraverso i nuovi mezzi di comunicazione – dal BlackBerry a Facebook e Skype – se questa eventualità fosse richiesta dalle autorità.

L’incertezza del futuro sul mercato indiano, uno di quelli a più forte a crescita nel settore delle tlc, ha rappresentato un grosso freno per il titolo di RIM, che infatti, in seguito all’annuncio dell’accordo col governo è balzato del 4% toccando il record da 8 mesi a questa parte. A dare fiducia agli investitori anche i rumors sul prossimo lancio di tre nuovi BlackBerry dotati di tecnologia NFC, in grado di abilitare i pagamenti mobili.
 

Lunedì, quindi, RIM ha annunciato di aver raggiunto un accordo anche col governo indonesiano, accettando di filtrare i contenuti pornografici veicolati attraverso i BlackBerry. Se non avesse accettato i servizi BlackBerry sarebbero stati banditi dal paese, dove gli utenti del dispositivo sono circa 3 milioni.