Il Wi-Fi è nemico degli alberi? Danni alla corteccia e morte delle foglie per le piante più vicine ai router

di Alessandra Talarico |

Europa


Wi-fi

Il Wi-Fi è nemico degli alberi? Come se la natura non avesse già abbastanza problemi, nella schiera dei suoi nemici ora è stato messa anche la tecnologia di connessione a internet senza fili: uno studio olandese, infatti, ha dimostrato che gli alberi situati in prossimità di router wireless soffrono di danni alla corteccia e alle foglie, dando quindi adito a nuove polemiche sulla pericolosità di tali radiazioni per la salute umana.

 

Lo studio, condotto da un ricercatore della Wageningen University e basato sull’esposizione di 20 frassini, per tre mesi, a diversi tipi di radiazioni, è stato commissionato 5 anni fa dalla città di Alphen aan den Rijn, dopo il riscontro di diverse anomalie che gli esperti ritenevano non imputabili a cause conosciute come virus o altre forme di infezione.

Ne è risultato che gli alberi più vicini alle onde radio del Wi-Fi hanno sviluppato sulle foglie una patina scura e lucida causata dalla morte dell’epidermide superiore e inferiore e anche la morte di alcune parti delle foglie.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che le radiazioni del Wi-Fi potrebbero rallentare la crescita delle pannocchie di mais.
 

Nei Paesi Bassi, sottolinea il quotidiano Mail Online (che ha pubblicato la notizia la scorsa settimana), circa il 70% degli alberi nelle aree urbane mostra gli stessi sintomi, contro una percentuale di appena il 10% 5 anni fa. Sintomi che invece sono sconosciuti agli alberi nelle aree densamente boschive.

La ricerca non è ancora stata pubblicata: ricercatori e ministero della salute olandese hanno sottolineato che servono ancora ulteriori studi per confermare se la cattiva condizione degli alberi sia senza ombra di dubbio imputabile alle radiazioni del Wi-Fi. Sulla base delle informazioni reperite nel corso dello studio, insomma, non si può giungere a conclusioni definitive.

 

Altri scienziati, come Michael Clark della Health Protection Agency, hanno espresso scetticismo anche sui risultati preliminari dello studio, ricordando anche il clamore suscitato dalle notizie circolate sui media lo scorso anno, secondo cui i segnali delle antenne dei telefonini stessero danneggiando le colonie di api. Dal momento che neanche questo studio è stato pubblicato su una rivista scientifica, non si può far altro che affidarsi ai risultati di quelli pubblicati, in base ai quali i problemi alle colonie di api sono causati da funghi o infezioni virali.