Global 100: ecco chi vince e chi perde nella Top 100 delle maggiori telco mondiali

di Alessandra Talarico |

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Con un fatturato di 85,8 miliardi di euro, l’operatore Usa AT&T continua a guidare la classifica Global 100, redatta annualmente da TotalTelecom per fotografare vincitori e vinti del settore e da cui si evince che i gruppi presenti nella top ten hanno generato circa la metà del giro d’affari da 1,1 trilioni di euro registrato da tutti gli operatori della classifica Global 100, mentre gli utili netti registrati dalle prime 100 telcos a livello mondiale hanno superato la soglia dei 100 miliardi di euro.

 

Tra i punti salienti di questa edizione 2010, l’avanzata delle telco sudamericane e mediorientali, il mantenimento delle prime 5 posizioni e – pur con alcune piccole variazioni – anche della Top 20, in cui si nota una sola new entry, quella dell’operatore brasiliano Oi, che dal 41esimo posto è salito in ventesima posizione.

Telecom Italia, con un fatturato di 27,4 miliardi di euro, mantiene la nona posizione, ma ne perde 4 e scivola in ventesima posizione dalla 12esima dello scorso anno in termini di utile netto (1,6 mld di euro). Guida la classifica degli utili, come lo scorso anno, l’operatore mobile cinese China Mobile (11,8 mld di euro), seguito da Vodafone (che guadagna ben 8 posizioni con utile di 9,6 mld di euro) e da AT&T (7,7 mld) che ne perde una. Da segnalare, riguardo la classifica che tiene conto degli utili netti, il balzo in avanti di 47 posizione (dal 54esimo posto del 2009 al settimo del 2010) della sudafricana Telekom SA. Anche Brasil Telecom fa registrare un’ottima performance: guadagna 46 posizioni e si porta al sedicesimo posto.

China Telecom di posizioni ne guadagna invece 56 e si porta al 22esimo posto mondiale, sempre in termini di utili, mentre è la britannica BT a segnare il miglior incremento: con utili per 1,15 miliardi di utile netto, l’ex monopolista britannico scala 60 posizioni e si porta in 26esima posizione (ne guadagna, di contro, solo una se si guarda ai profitti, dalla 12esima all’11esima). Di segno opposto, invece, il percorso di Deutsche Telekom, che perde 40 posizioni e si porta al 59esimo posto della classifica degli utili (è al quarto, però, in termini di fatturato).

 

L’analista Mary Lennighan, curatrice del rapporto, sottolinea in particolare, la frustrazione delle ambizioni del gruppo kuwaitiano Zain, che sperava di affermarsi come uno dei maggiori 10 gruppi mondiali entro il 2011, ma si ferma al 47esimo posto, dal 60esimo dell’anno prima, in termini di fatturato e perde 20 posizioni (dalla 28esima alla 48esima) in termini di utili. Il gruppo, sottolinea l’analista, potrebbe addirittura uscire dalla Top 100 l’anno prossimo, a causa di un cambio di strategia che ha portato il gruppo a cedere le controllate africane – che nel 2009 hanno generato il 41% dei profitti –  all’indiana Bharti Airtel per 10,7 miliardi di dollari. All’inizio di novembre, dunque, l’incumbent degli Emirati Arabi – Etisalat – ha confermato di avere avanzato un’offerta per acquisire il 51% di Zain, per circa 11,7 miliardi di dollari. Entro tre anni, probabilmente, Zain potrebbe non essere più un’entità indipendente, mentre Etisalat e Bharti Airtel continueranno a guadagnare posizioni (5 quelle guadagnate dalla prima, otto quelle scalate dalla seconda rispetto al 2009)

 

La performance migliore è quella messa a segno dal gruppo brasiliano Oi, che guadagna 21 posizioni, grazie all’inclusione di Brasil Telecom nei risultati (i due gruppi si sono fusi nel 2008). A ottobre, inoltre, l’authority brasiliana per le tlc ha dato il via libera all’acquisizione di una quota di Oi da parte di Portugal Telecom, che ha ceduto a sua volta la propria quota in Vivo a Telefonica per 8,8 miliardi di dollari.

 

Il gruppo spagnolo, dal canto suo, è in quinta posizione da diversi anni, anche se ha perso terreno rispetto al quarto in classifica, il gruppo tedesco Deutsche Telekom. La statunitense Verizon al terzo posto, invece, ha ristretto il gap sulla giapponese AT&T, che ha registrato un calo del fatturato del 2,3%, mentre quello di Verizon è cresciuto di circa il 10% tra il 2008 e il 2009.

Restando sempre nella top ten, France Telecom passa dalla sesta all’ottava posizione, scavalcata da Vodafone (in sesta) e China Mobile (settima). In compenso, tutti e tre i maggiori operatori cinesi – China Mobile, China Telecom e China Unicom – sono nella top 20 e hanno generato in totale entrate per 83 miliardi di euro, circa 5 miliardi in più dell’anno precedente.
Tra gli altri gruppi attivi in Italia, Fastweb guadagna due posizioni in termini di fatturato e si porta dall’86esimo all’84esimo posto (non figura però nella top 100 in termini di utili) mentre WindInfostrada ne ha perso due in termini di giro d’affari (dal 44esimo al 46esimo posto) e 13 in termini di utili, dal 48esimo al 61esimo posto.