Editoria: i tabù dei libri elettronici. In tanti ancora amano tenere fede alla tradizione del cartaceo dal sapore d’inchiostro

di Antonietta Bruno |

Italia


Philip Roth

Non a tutti piace l’idea della nuova tecnologia che avanza. Non tutti sono d’accordo ad abbandonare, ad esempio, i vecchi bei libri cartacei che odorano di inchiostro per passare ai testi elettronici. Non tutti trovano giusto che a fare le spese del rinnovamento siano memoria e tradizione.

 

A non accettare questo tempo che avanza, in riferimento all’avanzata dei libri elettronici che stanno oramai prendendo sempre più piede sbaragliando la ‘concorrenza del cartaceo’ e ‘distraendo i lettori’, è lo scrittore americano Philip Roth. 

 

“I libri in formato digitale e le tecnologie moderne ? – ha dichiarato alla stampa – Diminuiscono la capacità di apprezzare la bellezza e l’esperienza estetica della lettura di libri su carta”.

‘Questa è una una vergogna – ha aggiunto – e non c’è nulla da fare. Concentrazione, attenzione, solitudine e silenzio. Tutti quei presupposti necessari per la lettura non sono più a portata delle persone sempre più bombardate da film, televisione, computer e, più recentemente, dai social network come Facebook. Oggi il lettore è completamente distratto”.

 

I libri elettronici e tutto quello che è la tecnologia che avanza, dunque, per Roth è sacrificio troppo grande per gli anni di storia che ci si portano dietro. Anni che lui stesso raccolta nelle pagine dei suoi romanzi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, e che vuole continuare a fare ma solo su supporti cartacei.

“Adoro scrivere – ha ribadito durante la presentazione del suo ultimo lavoro ‘Newark’ uscito negli Stati Uniti e in Gran Bretagna – e mi piace leggere a letto la sera. Mi piace leggere libri alla vecchia maniera e non cambierei mai”.

Fortemente attaccato alla tradizione Philip Roth, come d’altronde lo sono ancora molti, ma chissà se un giorno anche lui, come tanti scettici del passato recente, non si lascerà trascinare dalla mania dei dispositivi di ultima generazione.