Tv satellitare: previsto nel 2019 il boom delle emittenti. A trascinare la domanda, i paesi emergenti

di Antonietta Bruno |

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Nel 2019 saranno circa 40 mila le emittenti che trasmetteranno via satellite nel mondo. A renderlo noto, la società di ricerche di mercato Euroconsult presente a Parigi, fino al prossimo 10 settembre, al ‘World summit for satellite financing’ dedicato agli operatori del settore.

 

Secondo gli analisti Euroconsult, la previsione di crescita della Tv satellite oltre ad essere di gran lunga superiore alle aspettative, è ulteriormente destinata a crescere fino a toccare la soglia del 50% rispetto alle circa 27 mila emittenti dello stesso genere censite nel 2009 e che, a loro volta, sono risultate essere 3.000 in più rispetto all’anno precedente.

 

Un settore in decisa espansione, specie se si considera che alle nove piattaforme televisive lanciate nel 2009, se ne sono aggiunte in questi primi otto mesi del 2010 altre due raggiungendo quota undici.

 

A trainare la crescita, è soprattutto la domanda proveniente dalle aree emergenti. “La televisione digitale satellitare – ha sottolineato Pacome Revillon, Ceo di Euroconsult – sta crescendo rapidamente nei mercati dell’America Latina e dell’Asia, fino ad arrivare in Africa. Vediamo finalmente nuovi player arrivare su questi mercati e nuovi canali diffondersi”.

 

In netta crescita risulta anche il comparto dei canali in HD che nel 2009, senza contare il Nord America che rappresenta il mercato principale, hanno raggiunto quota 560, con un incremento dell’80% rispetto al 2008.

 

Ed è proprio il broadcasting televisivo, e in particolare la frontiera dei canali in alta definizione a rappresentare il principale motivo di attrazione degli investitori nei confronti delle aziende del comparto satellitare.

 

Dato questo, che emerge chiaramente nell’analisi di settore presentata nel corso del meeting parigino da Henrik Nyblom, executive director e senior analyst di Nomura. Secondo Nyblom, infatti, “oltre che dalla tv in alta definizione, gli investitori sono attratti dalle potenzialità dei canali televisivi in 3D, ancora a uno stadio embrionale, ma che secondo gli esperti possono diventare una realtà di rilievo nel giro dei prossimi 4 o 5 anni. Grande attenzione anche per quanto riguarda la banda larga via satellite, considerata un supporto essenziale per contrastare il ‘digital divide’, assicurando connessioni internet veloci alle aree non raggiungibili dalle infrastrutture terrestri”.