France Telecom pensa a rassicurare azionisti e dipendenti. Nel primo semestre utili in crescita del 45% e presto azioni gratis ai dipendenti

di Alessandra Talarico |

Europa


France Telecom

Margini e fatturato in calo per l’ex monopolista francese France Telecom, che chiude il primo semestre con un utile netto di 3,72 miliardi di euro, in aumento del 45,4% sullo stesso periodo del 2009 – grazie alla cessione di asset della controllata Orange nel Regno Unito, nell’ambito della creazione della joint venture Everything Everywhere con T-Mobile – e un fatturato in calo dell’1,2% a 22,14 miliardi. Nel secondo trimestre, il fatturato si è attestato a 11,19 miliardi di euro, in calo dell’1,7% e l’Ebitda è sceso del 2,6% a 3,98 miliardi di euro in linea alle stime degli analisti di 3,95 miliardi.

A poche settimane dalla presentazione di un piano che copre le sfide sociali e commerciali per i prossimi 5 anni (“Conquêtes 2015“), il gruppo ha confermato l’obiettivo di realizzare un flusso di cassa organico di 8 miliardi per il periodo 2010-2011 e ha annunciato – per il 2010, 2011 e 2012 – un dividendo annuo di 1,40 euro per azione come nel 2009.

Nell’ambito di questo piano, maturato come conseguenza del forte disagio sociale che ha portato al suicidio 45 dipendenti in tre anni, il gruppo ha annunciato la distribuzione, entro la fine dell’anno,di azioni gratuite a circa 160.000 dei suoi dipendenti, per coinvolgere maggiormente i lavoratori nelle performance future del gruppo.

Conquetes 2015, quindi, punta a risollevare il morale dei dipendenti e l’immagine del gruppo di fronte all’opinione pubblica, ma con un occhio anche agli azionisti. “…E’ un contratto sociale rivolto ai dipendenti del gruppo, ma – ha sottolineato il direttore finanziario, Gervais Pellissierci siamo resi conto che era anche il momento di impegnarci di fronte agli azionisti”.

“La flessione dei ricavi è stata più limitata nel secondo trimestre rispetto al passato, e abbiamo continuato ad attirare ancora più clienti…questa tendenza è ricca di promesse per il futuro perché riguarda tutte le nostre operazioni, in particolare i servizi di telefonia mobile in Francia, Spagna e paesi di Africa e e Medio Oriente”, ha detto in un comunicato l’amministratore delegato Stéphane Richard.

Particolarmente positive le performance sul mercato domestico, in cui, secondo Pellissier, “…il punto più basso è stato toccato nel primo trimestre”, quando la società telefonica ha sofferto da una dura concorrenza e registrato plusvalenze deboli dagli abbonati a banda larga. Ma nel secondo trimestre, la quota dei nuovi abbonati a banda larga è leggermente migliorata al 15,5% dal 14% del precedente trimestre. Nuove offerte dovrebbero, quindi, migliorare in maniera significativa la quota di mercato nella seconda metà dell’anno.

Il gigante delle tlc ha confermato che per l’anno in corso le entrate dovrebbero restare stabili se si escludono gli ammanchi calcolati in un miliardo di euro causati dalle recenti misure regolamentari, in particolare i tagli alle tariffe di terminazione.

La spesa in conto capitale è aumentata del 7,2% a 1,24 miliardi di euro nel secondo trimestre, e rappresentano 11,1% delle entrate, grazie principalmente ad una ripresa degli investimenti in Polonia, dove le condizioni atmosferiche difficili hanno rallentato alcuni progetti nel primo trimestre.