Agcom: raffica di multe ad operatori Tlc. Ma le associazioni dei consumatori chiedono sanzioni ancora più pesanti

di Antonietta Bruno |

Italia


Sanzioni amministrative

Sanzioni per un ammontare di 1.214.632,00 euro. È questo l’importo complessivo delle multe che l’Agcom ha inflitto ad alcuni operatori di comunicazioni elettroniche che non si sono adeguatamente attenuti alle disposizioni di legge.

 

In particolare, l’Authority ha determinato nel pagamento di 696.000 euro le violazioni accertate a carico all’operatore Noatel per l’utilizzo di numerazioni per la fornitura di servizi a sovrapprezzo, in maniera difforme da quanto previsto dal Piano di numerazione nazionale.

 

Ha altresì multato Telecom Italia, destinataria di due diversi provvedimenti sanzionatori per complessivi 174.000 euro, per aver disattivato servizi senza richiesta e per aver interrotto un processo di portabilità del numero verso altro operatore.

 

E ancora, multe per 58.000 euro cadauna a carico degli operatori Tiscali, Vodafone Omnitel, Omninetwork e Opitel, tutti e quattro sanzionati per non aver fornito, nelle condizioni generali di contratto e sui propri siti, informazioni all’utenza sulle caratteristiche dell’offerta dei servizi di accesso a internet da postazione fissa.

 

Contravvenzione ancora di 30.000 anche per l’operatore BT Italia per non aver fornito i dati e le informazioni richieste dall’Autorità, mentre al gestore Flynet è stata irrogata una multa di 10.329 euro per mancata comunicazione dei resoconti annuali e semestrali relativi alla  qualità del servizio.

L’operatore H3G, infine, è stato sanzionato dall’Authority per un importo complessivo di 72.303 euro  per mancata risposta a reclami degli utenti.

 

Somme esorbitanti, quelle richieste dall’Agcom ai trasgressori, ma anche provvedimento esemplare per Federconsumatori e Adusbef che giudicano giusta e positiva la sua azione.

 

Per le associazioni dei consumatori infatti, si legge in una nota diramata alla stampa “numerazioni a sovrapprezzo, disattivazione di servizi senza richiesta, oltre che mancata informazione sulle offerte dei servizi di accesso a internet, mancata risposta ai reclami degli utenti, non solo sono le problematiche più comuni al settore delle comunicazioni elettroniche, ma anche quelle che creano più disagi e disservizi all’utenza. Disagi di questo tipo – aggiungono le due associazioni federazioni a favore dei consumatori – non sono accettabili, per questo è urgente adottare misure che permettano di sradicare, una volta per tutte, i comportamenti scorretti che determinano tali sanzioni.

 

“E’ evidente infatti – si legge ancora nella nota – che le sanzioni non costituiscono più un reale deterrente per i comportamenti scorretti dei gestori e quindi è necessaria una nuova e più forte presa di posizione. È necessario, insomma, che l’Agcom possa intervenire non solo con sanzioni pecuniarie, ma anche con provvedimenti di carattere amministrativo che arrivino, nei casi più gravi, fino alla sospensione dell’attività”.