Mondiali 2010. Tutti pronti a tifare e a cercare info dal cellulare, ma chi va in Sudafrica stia attento ai social network: i ladri sono in agguato!

di Alessandra Talarico |

Mondo


Mondiali 2010

I mondiali di calcio 2010 incombono: le squadre e i tifosi di 32 nazioni si ritrovano in Sudafrica per celebrare il più popolare degli eventi sportivi globali, che coinvolge nelle qualificazioni più nazioni (208) delle Olimpiadi (205) e dell’ONU (194).

 

La novità di questa edizione dei mondiali è rappresentata dal grande utilizzo degli smartphone, che serviranno agli utenti per tenersi informati sui risultati della propria squadra, per commentarli sui social network, per guardare gli highlights comodamente sdraiati sotto l’ombrellone.

 

Secondo uno studio Nielsen incentrato proprio sui mondiali di calcio, il 21% degli intervistati ha dichiarato che utilizzerà il cellulare per ottenere informazioni sul torneo e il 9% scaricherà applicazioni dedicate sul telefonino.

Le risposte, certo, variano di Paese in Paese, con gli americani decisamente quasi indifferenti e i brasiliani quasi pazzi per il joga bonito.

I popoli dell’America Latina sono, del resto, tra i più fanatici del calcio e, pur con le dovute differenze tra le varie nazioni, si confermano tra quelli che useranno con più entusiasmo lo smartphone per tenersi aggiornati sulla competizione. Spiega Nielsen che, sebbene Brasile e Argentina si eguaglino per l’interesse dimostrato verso i mondiali, i brasiliani sono più propensi a cercare informazioni attraverso il telefonino (21%) degli argentini (10%). Ma nessuno eguaglia in questo senso i venezuelani: il 27% degli intervistati di questo paese ha confermato che seguirà i giochi attraverso il telefonino, contro il 23% degli statunitensi e solo l’11% dei canadesi.

 

L’interesse verso la fruizione mobile dei mondiali scema decisamente in Europa, dove il popolo più interessato è quello irlandese (18%). Solo il 3% dei tedeschi e degli spagnoli, invece, userà il cellulare per tenersi aggiornato sull’andamento delle partite.

 

Un dato interessante riguarda, infine, il rapporto tra l’uso della Tv e quello del cellulare: chi non ha la possibilità di guardare le partite in diretta – sostiene Nielsen – è più interessato alle informazioni reperibili dal cellulare, a conferma del fatto che la gente vuole informazioni immediate e, col cellulare, sa dove reperirle.

 

Se, però, i mondiali di calcio hanno la potenza di fermare guerre (come nel 1969, durante la guerra civile in Nigeria) per consentire ai combattenti di guardare le partite e di far registrare un netto calo dei tassi di criminalità, perché anche i ladri sono incollati al televisore, l’avvento del cellulare pone nuove incognite, con i cyber criminali che aspettano al varco gli incauti supporter.

Secondo Symantec, i molti tifosi che useranno i loro dispositivi mobili per comunicare in tempo reale, ricevere notizie e registrare le loro esperienze, “sono vulnerabili ad attività malevole come il phishing, i siti web fraudolenti e perfino i drive-by download, dove i codici maliziosi come i Trojan possono compromettere i dispositivi”.

Symantec consiglia innanzitutto di prestare attenzione a un uso troppo superficiale dei social network come Twitter e Facebook – usati dai criminali per verificare l’assenza da casa e agire, quindi, indisturbati – e di non lasciare mai il telefonino incustodito, dal momento che i cellulari sono oggetti molto ambiti in Sudafrica e il loro furto potrebbe causare la perdita di dati sensibili.

I tifosi che si recano in Sudafrica ad assistere ai mondiali dovrebbero quindi prestare attenzione alla validità delle reti Wi-Fi, molto diffuse nel Paese, e cercare di visitare solo siti legittimi o che si conoscono.

 

Con un po’ di attenzione e senza rivelare troppi dettagli sulla propria posizione, conclude Symantec, il soggiorno in Sudafrica per assistere ai mondiali potrà svolgersi senza inconvenienti ‘tecnologici’.