Digitale terrestre: RaiNews continua la sua programmazione ‘invisibile’ e tra spiegazioni, difese e accuse non si placa la protesta

di Antonietta Bruno |

Italia


RaiNews24

RaiNews24 c’è ma è praticamente impossibile vederla. Motivo per cui, continua la rivolta dei giornalisti del canale Rai che accusano l’azienda di ‘interruzione di servizio pubblico’ e chiedono un incontro urgente con il direttore generale Mauro Masi annunciando uno sciopero per il 28 maggio. E mentre i vertici rassicurano sul ‘caso’ del temporaneo oscuramento di RaiNews per trasferirlo a un multiplex di maggiore diffusione, qual è quello che trasmette Rai 1, Rai 2 e Rai 3 e che consente di raggiungere il 99% della popolazione, reazioni forti si registrano sia da parte dell’opposizione che da parte di esponenti della maggioranza.

 

Critiche che non si fanno attendere e che arrivano anche dai cdr di tutte le testate della Rai per “l’incomprensibile e grave disservizio dovuto ad un passaggio tecnologico relativamente semplice e programmato da tempo’.

Ma se era così semplice, perché allora il canale di sole notizie della Rai scompare nel giorno dello switch-over per il digitale in Lombardia, Piemonte orientale e province di Parma e Piacenza ?

Dubbi che resistono alle spiegazioni e che alimentano una protesta a 360°  tanto da  indurre perfino il direttore di RaiNews Corradino Mineo, a scusarsi ufficialmente con tutte le parti interessate: ‘faremo di tutto per comprendere le ragioni di questo oscuramento e di porvi rimedio’ ha detto.

 

Ma la Rai replica con una nota aziendale prima e una a firma del vicedirettore con delega alla transizione verso il digitale terrestre, Giancarlo Leone subito dopo. “Si tratta di un problema tecnico – ha spiegato – ma basta provvedere a una nuova sintonizzazione per i decoder e i televisori integrati che non la fanno automaticamente’. Operazione questa, su cui la Rai ‘sta già informando i telespettatori con diversi spot sulle reti generaliste e sulla Tgr“. Ma le spiegazioni sembrano non bastare e l’opposizione critica sull'”oscuramento avvenuto senza preavviso’, rimarcato da Roberto Rao capogruppo Udc in Vigilanza, si evidenzia anche nelle parole di Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione TLC alla Camera che rileva come ‘la ricollocazione di canali televisivi all’interno di multiplex diversi non possa essere effettuata dalla Rai in maniera così approssimativa trattando l’informazione al pari dei programmi di intrattenimento, penalizzando così il pluralismo e l’obiettività dell’informazione’. Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera, da parte sua invita il viceministro Paolo Romani a chiarire quanto sta accadendo al canale Rainews24. Ma anche il Pdl auspica che il problema si risolva al più presto.

 

Sul caso intanto, è intervenuto anche il massimo rappresentante della Lega Consumatori, Remigio del Grosso.  “Posso confermare che Rainews non è stato mai oscurato – ha detto – e che già da Lunedì notte il canale era visibile sulla stessa frequenza di Rai1. Purtroppo è lo scotto che devono pagare coloro che hanno poca dimestichezza con le apparecchiature digitali. Non pensavo che tra questi vi fossero gli stessi giornalisti di Rainews e qualche deputato al Parlamento”. Uomini dello Stato quali, ad esempio, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro che ha ipotizzato ‘prove di regime’ mentre i Verdi avvertono su un probabile ricorso alla Corte di giustizia Ue. Sul problema interviene anche la Fnsi, per sottolineare che nonostante ci sia stato solo ‘un momento di inevitabile confusione tecnologica, è egualmente inaccettabile che al canale all-news del servizio pubblico venga nella sostanza impedito di mantenere un rapporto con gli spettatori, cancellando RaiNews24 dal digitale terrestre e scalzandolo dall’abituale collocazione su satellite’.

 

L’assemblea di Rainews24, riunita in convocazione permanente ora aspetta di vedere se un primo segnale arriverà attraverso i Tg, per decidere se andare all’incontro di conciliazione previsto per domani. In assenza di risposte la redazione di Rainews 24 riconfermerà lo sciopero del 28.