Google: tutti vogliono la banda larga da 1Gbps. Oltre mille comunità chiedono di partecipare ai test

di Alessandra Talarico |

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Eric Schmidt

Oltre 1.100 comunità americane hanno manifestato il loro interesse a partecipare ai test della rete a banda larga da 1Gbps di Google, che aveva fissato al 26 marzo il termine ultimo per partecipare al bando e ricevere accesso gratuito alla banda larga superveloce.

Il mese scorso, Google aveva iniziato a sollecitare le amministrazioni a partecipare al suo progetto, che prevede il coinvolgimento di mezzo milione di americani, con la convinzione che l’accesso veloce a internet stimolerà l’uso di applicazioni web come YouTube, che ha il record di 24 ore di video caricati al minuto.

 

Oltre ogni aspettativa la risposta delle istituzioni locali: il Product Manager James Kelly ha affermato: “…abbiamo visto città rinominate, video su YouTube, grandi manifestazioni pubbliche e centinaia di gruppi su Facebook, tutti con l’obiettivo di portare la banda ultra larga alle loro comunità”.

 

La città di Sarasota, in Florida, è stata temporaneamente ribattezzata ‘Google Island’ e il sindaco Richard Clapp è arrivato a lanciarsi in una vasca piena di squali per dimostrare la sua dedizione alla causa. A Duluth, Minnesota, il sindaco Don Ness è saltato nel Lake Superior.

 

Kelly ha spiegato che ci vorranno mesi prima di valutare tutte le richieste: bisognerà effettuare visite ai siti, incontrare gli amministratori locali e interpellare consulenti esterni per stabilire dove realizzare la rete. La società annuncerà l’esito delle valutazioni entro la fine dell’anno.

 

Attualmente, la velocità media delle connessioni americane è di 4 Mbps, ma secondo il presidente della FCC, Julius Genachowski, nonostante i forti investimenti privati, l’ecosistema broadband degli Usa non è “forte come dovrebbe”. Aumentare la velocità di connessione contribuirebbe quindi alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla crescita economica.

 

Gli Stati Uniti risultano al 19esimo posto nell’Ocse per la velocità della banda larga e come popolazione internet, gli Usa sono stati già superati dalla Cina. Per rimediare, il governo Obama ha predisposto un programma di stimolo da 7,2 miliardi di dollari che servirà innanzitutto a portare la banda larga nelle aree che ancora non ne risultano provviste.

 

Ben vengano, dunque, i buoni propositi privati, come quello di Google, il cui progetto di realizzare una rete FTTH, è stato citato come esempio da Genachowski, che ha invitato le società hi-tech a seguire l’esempio di Google, per fare degli Usa il battistrada nelle sperimentazioni della banda larga di nuova generazione e per trasformare il paese nel maggiore mercato internet hi-speed mondiale.

 

Due settimane fa, inoltre, la Federal Communications Commission ha svelato il piano nazionale per la banda larga, elaborato con l’obiettivo di creare un’America ‘high-performance’, più creativa ed efficiente, in cui la banda larga sia disponibile ovunque e ognuno abbia i mezzi e le capacità per utilizzarla.

Il piano, nel dettaglio, consta di sei obiettivi, da realizzare entro il 2020, data entro cui: almeno 100 milioni di famiglie americane dovrebbero avere accesso a internet alle attuali velocità di 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload; gli Stati Uniti dovrebbero diventare leader nell’innovazione mobile, con la più estesa e veloce rete wireless a livello mondiale e ogni americano dovrebbe avere possibilità di accedere a servizi broadband robusti, oltre ai mezzi e alla capacità di utilizzarli.

 

Sempre entro la fine del prossimo decennio, ogni comunità dovrebbe avere accesso a servizi broadband ad almeno 1 Gbps e tutti gli operatori dei servizi di soccorso dovrebbero avere accesso a una rete wireless di pubblica sicurezza.