Fibra Ottica: BT sarà obbligata a condividere rete e cavidotti coi concorrenti. Il piano Ofcom per l’ultrabroadband

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Ofcom

Il regolatore britannico per le tlc, Ofcom, ha annunciato ieri una serie di nuove proposte volte a incoraggiare lo sviluppo della fibra ottica nel Regno Unito, inclusa una misura che obbligherà l’operatore storico BT a condividere la rete coi concorrenti.

 

BT, in sostanza, dovrà affittare la rete in fibra ottica – ancora in fase di sviluppo – ai concorrenti che non dispongono di infrastrutture simili (come BSkyB o TalkTalk) così come è stata obbligata a locare la rete Adsl in rame agli operatori alternativi. Sarà comunque BT a fissare il prezzo dell’accesso wholesale alla rete.

Secondo quanto stabilito dall’Ofcom, l’ex monopolista dovrà anche condividere coi competitor i pali del telefono e i condotti sotterranei, per aiutarli a realizzare le loro reti in fibra ottica a costi contenuti.

 

L’Authority britannica, infine, intende implementare un meccanismo di controllo specifico per le tariffe praticate dagli operatori della banda larga nelle zone sprovviste di reti in fibra ottica, così da assicurare che i consumatori non siano obbligati a sottoscrivere un abbonamento Adsl a un prezzo eccessivo in mancanza di soluzioni alternative.

 

BT conta attualmente 5 milioni di clienti e ha pianificato interventi per 1,5 miliardi di sterline per una rete che offrirà velocità fino a 100 Mbps, inizialmente nelle maggiori città. Per l’inizio delle Olimpiadi, il 27 luglio, la società promette la copertura di 10 milioni di abitazioni, attraverso le tecnologie FTTH e FTTC.

 

Il piano per la superbanda larga del Governo britannico prevede quindi la copertura in fibra ottica del 90% del paese entro il 2017, ma tutti dovranno avere accesso alla banda larga a una velocità di almeno 2Mbps entro la fine del 2012.

 

L’operatore storico aveva già anticipato nei mesi scorsi l’intenzione di aprire i suoi cavidotti – che rappresentano una delle voci di spesa più ingenti nella costruzione di una rete in fibra ottica – ai concorrenti, per consentire loro di gestire la rete ad alta velocità basandosi sulla sua infrastruttura e con un notevole risparmio sui costi.

 

Anche l’operatore via cavo Virgin Media nutre grandi ambizioni in materia di fibra ottica e ha già investito miliardi di sterline per il roll out di una rete in fibra da 50 Mbps in grado di coprire il 46% della popolazione e conta di lanciare entro la fine di quest’anno un servizio di accesso a 100 Mbps.