Speciale. Conclusa la terza edizione di SAT Expo Europe 2010: internazionalizzazione e incontri B2B le chiavi del successo

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SAT Expo 2010

Sabato ha chiuso i battenti la terza edizione di SAT Expo Europe 2010. In tre giornate oltre 6000 visitatori, più di 2000 incontri d’affari, 20 delegazioni estere. SAT Expo Europe raggiunge il suo obiettivo di presentarsi come punto di riferimento mediterraneo del mercato dei servizi e delle applicazioni dello Spazio.

 

“Le agenzie spaziali presenti alla manifestazione (ASI, ESA, NASA, ISRO, ISA), l’India Partner Country e le 20 delegazioni straniere hanno dato alla manifestazione una proiezione internazionale che era il nostro principale obiettivo”, ha dichiarato Paolo Dalla Chiara, presidente di SAT Expo Europe, a conclusione della manifestazione.

“Particolare soddisfazione – ha proseguito Dalla Chiara   proviene dai numeri degli incontri B2B, oltre 2000, tenuti nella B2B Meetings Area, cui hanno partecipato 243 rappresentanti aziendali (210 suppliers, 43 buyers e 39 exhibitors), di più di 160 tra industrie ed istituzioni di 20 paesi esteri (Algeria, Cina, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Marocco, Olanda, Palestina, Russia, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia, Stati Uniti, Inghilterra, Uzbekistan, India).

 

Dalla Chiara ha aggiunto che si è trattato di una conferma del fatto che la manifestazione si candida come un luogo naturale per la domanda e l’offerta dei servizi e delle applicazioni dello Spazio.

“Un’azione – ha sottolineato –  che è stata ampiamente favorita dall’appoggio del’Istituto ICE e dal Ministero degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico e dal fatto che quest’anno, per la prima volta, un ruolo importante è stato svolto dalle associazioni delle PMI dell’aerospazio (ASAS, AIPAS e AIAD), che hanno fatto di SAT Expo Europe la loro manifestazione ufficiale. Da questo punto di vista, SAT Expo Europe – ha aggiunto Dalla Chiara – oltre ad avere ampliato il suo raggio di azione, ha anche coinvolto in modo organico i principali attori del segmento aerospaziale dai grandi player (Gruppo Finmeccanica, EADS ASTRIUM, Eutelsat, Skylogic) agli organismi istituzionali interessati fino agli incubatori di nuove tecnologie”.

 

La manifestazione, patrocinata dalla Presidenza della Repubblica, dalla Commissione Europea e dalla Presidenza del Consiglio, ha ricevuto la collaborazione istituzionale del Comune di Roma.

 

SAT Expo Europe 2010 ha avuto un inizio di rilievo in Campidoglio con la presentazione dell’ISRO (Agenzia Spaziale Indiana) ad oltre 70 rappresentanti aziendali e più di 15 testate giornalistiche.

 

Sempre mercoledì 3, nel pomeriggio, in Sala Pietro da Cortona ai Musei Capitolini, le agenzie spaziali del Mediterraneo hanno presentato i loro programmi di sviluppo, ricerca e cooperazione. Il vicesindaco della capitale, Mauro Cutrufo, intervenuto all’incontro, ha dichiarato che l’incontro promosso da SAT Expo Europe, in collaborazione con il Comune di Roma, ha il merito di “rilanciare il core dell’industria aerospaziale italiana ed in particolare quello del distretto laziale, che funge da volano per tutte quelle attività che a Roma possono essere legate alle proposte di nuove tecnologie avanzate e alla loro diffusione nei mercati dei paesi emergenti”.

 

Giovedì 4 febbraio SAT Expo Europe, inaugurata in Fiera Roma,  ha visto la presenza di due personalità istituzionali di rilievo: il Viceministro Adolfo Urso e il Vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, intervenuti alla Conferenza sul programma europeo di navigazione EGNOS.

 

Urso ha ribadito che “le Istituzioni e il Governo italiano sono impegnati a favorire l’internazionalizzazione dell’Industria Italiana e in questa azione il segmento aerospaziale, il settimo al mondo, ha un ruolo chiave, con la funzione fondamentale di costituire il naturale punto di arrivo per la ricerca avanzata e l’innovazione”.

 

Appoggio che è stato confermato anche dal Vicepresidente Tajani.

 

L’Osservazione della Terrra è stata la protagonista della seconda giornata con due incontri dedicati ai programmi europei e al progetto BMM (BlueMassMed).

 

L’eccellenza nelle soluzioni offerte dall’industria italiana nei programmi di Osservazione della Terra ha contraddistinto l’intervento di Massimo di Lazzaro, Senior Vice President di Thales Alenia Space, che, grazie all’esperienza maturata con il programma COSMO Sky-Med di ASI, è stato scelto da ESA come prime contractor nella costruzione dei satelliti Sentinel 1 e 3, parte integrante del programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security), progetto europeo in parte già operativo, che, come ha ricordato Thomas Beer del GMES office dell’ESA, “è finanziato al 72% da ESA e per la rimanente parte dalla Commissione Europea”.

 

Di Lazzaro ha messo in particolare rilievo la necessità, da parte dell’industria aerospaziale, di potere contare sulla continuità nell’impegno finanziario istituzionale, senza il quale, ha affermato, “la competitività del know-how maturato si può perdere in poco tempo“. 

Di indubbio valore per Di Lazzaro, da questo punto di vista, “l’utilità degli investimenti ASI, che, grazie a diversi programmi, tra i quali COSMO-SkyMed, hanno consentito a Thales Alenia Space, e specificatamente alla sua componente italiana, di divenire un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione su larga scala dei moduli T/R (Transmit/Receive), per capacità di volumi, prestazioni e tecnologie impiegate”.

 

Sull’interoperabilità del sistema GMES, programma istituzionale che conferma la volontà della Comunità Europea di impegnarsi per una politica coordinata sull’ambiente, la sicurezza del cittadino, la meteorologia e i cambiamenti climatici, si è concentrato l’intervento di Claudio De Bellis, Responsabile della Direzione Vendite di Elsag Datamat, società del gruppo Finmeccanica che si occupa dell’elaborazione e dell’utilizzo dei dati rilevati dai satelliti che partecipano a GMES.

 

La richiesta della disponibilità aperta dei dati dei diversi satelliti che compartecipano al progetto, fattibile dal punto di vista tecnico, ha come destinatarie le Istituzioni Europee e i singoli stati membri, che sono chiamati anche a decidere della futura proprietà del segmento spaziale del progetto paneuropeo, decisione che porta con sé responsabilità operative non indifferenti. Insomma GMES, come progetto Europeo, necessita di un notevole coordinamento tecnico, che presuppone una grande sintonia politica delle Istituzioni coinvolte.

 

La terza giornata, in collaborazione con la “Sapienza “, Università di Roma si è conclusa all’insegna della formazione scientifica per il progresso della ricerca in ambito aerospaziale e per la formazione universitaria finalizzata alle nuove professioni dello Spazio. Un ruolo in cui le università e l’ASI si stanno impegnando attivamente, offrendo master di specializzazione sempre più inerenti e vicini alle esigenze di competenze richieste e necessarie all’industria aerospaziale e che vede anche l’impegno attivo di Fondazioni come la Space Academy.

 

Un incontro di rilievo il workshop sulla cooperazione internazionale NASA – ASI, in cui sono state illustrate le ricerche delle diverse missioni, che hanno visto, e  vedono, affiancate NASA e ASI. La presenza di Roberto Somma, di Thales Alenia Space, e Andrea Cisbani, Vice Presidente del segmento Payloads for Earth Observation di SELEX Galileo, entrambe aziende del Gruppo Finmeccanica, ha consentito di conoscere come questa collaborazione abbia da una parte richiesto all’industria italiana la fornitura di sofisticatissime apparecchiature e dispositivi, e dall’altra abbia consentito una crescita e una maturazione in termini di know-how in campo spaziale alle aziende coinvolte. L’industria Italiana, che solo per la Stazione Spaziale ha prodotto più del 50% dei volumi abitabili attualmente orbitanti, è stata attivissima per lo Spazio nei campi delle telecomunicazioni, della sensoristica, dei dispositivi di misurazione, e ha spesso consentito collaborazioni dirette anche tra Università Italiane e Laboratori NASA.

 

A SAT Expo Europe 2010, ha avuto luogo anche il convegno, a cura di EADS ASTRIUM, “Lo spazio, un’opportunità per le PMI“, un incontro tra le associazioni dello Spazio, ASI, ESA e l’Industria Aerospaziale. Nel workshop sono state sottolineate le grandi opportunità che l’industria aerospaziale offre alle Piccole e Medie Imprese.

 

Durante la manifestazione è stato annunciato il rinnovo da parte di Telespazio del rinnovo del contratto di locazione su due satelliti gestiti da Eutelsat Communication per i contributi video professionali e per altre trasmissioni della Rai. I due transponder a 72MHz sono stati noleggiati su base pluriennale sui satelliti ATLANTIC BIRD 1 di Eutelsat e W3A. Entrambi i satelliti forniscono copertura sull’Italia per le necessita’ di raccolta di notizie nazionali e in supporto alle esigenze di RAI nella diffusione costante di notizie, sport ed eventi speciali su Europa, Nord Africa e Medio Oriente.

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