Banda larga: per In-Stat crescita vertiginosa. Nel 2013 il broadband conterà 1 mld di utenti

di Alessandra Talarico |

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Banda larga

Continua a crescere a un ritmo vertiginoso il numero degli utenti della banda larga nel mondo. Nel corso del 2009, in media, ogni mese circa 8,8 milioni di nuovi utenti hanno sottoscritto un abbonamento ai servizi a banda larga.

Lo rivela un rapporto In-Stat, secondo cui a fine 2009 gli utenti broadband hanno raggiunto quota 578 milioni nel mondo, 99 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2008.

 

Entro il 2013, In-Stat prevede che il numero di abbonati alla banda larga a livello mondiale supererà quota 1 miliardo, grazie alla crescente popolarità di applicazioni che richiedono una maggiore ampiezza di banda, come quelle per guardare video online, per utilizzare servizi di telefonia IP e per il download di file musicali, che stanno spingendo la domanda globale per le connessioni Internet a banda larga.

 

Le tecnologie di accesso più diffuse restano il DSL, la banda larga mobile e il cavo, utilizzate dall’89% degli utenti broadband.

In-Stat evidenzia in particolare il crescente successo del mobile wireless, che si conferma al secondo posto dopo le tecnologie DSL, raccogliendo il 18% delle connessioni totali.

 

Nel corso dei prossimi anni, avverte infine In-Stat, aumenterà in maniera significativa il numero di famiglie con più connessioni a banda larga: queste famiglie ‘a connessione multipla’ disporranno presumibilmente di una tecnologia wired (DSL e cavo) insieme a una connessione a banda larga wireless.

 

Secondo recenti dati, l’Italia si colloca al settimo posto tra i paesi Ocse, con 11,87 milioni di utenti, 19,8 ogni 100 abitanti. Al primo posto gli Stati Uniti (81,1 milioni), seguiti da Giappone (30,9 milioni), Germania (24,04 milioni), Francia, (18,6 milioni) e Regno Unito (17,7 milioni).

 

Il nostro Paese risulta molto competitivo sul versante dei prezzi – un abbonamento mensile costa da 7,7 euro a 30,8 euro – ma resta sempre penalizzata dalla mancanza di tecnologie di accesso alternative al DSL: l’Italia è l’unico Paese oltre alla Turchia, la Grecia e l’Islanda a non disporre di infrastrutture via cavo.

La fibra ottica si ferma quindi allo 0,5%, contro il 15% della Corea e il 12,4% del Giappone. Prima in Europa per numero di accessi in fibra ottica è la Svezia, con 6,7 abbonamenti ogni 100 abitanti.