TI Media: la strategia sui ‘conti’ comincia a produrre buoni risultati e per il futuro, dopo Cubovision, si pensa a La7.tv e nuovo canale su Dtt

di Raffaella Natale |

Italia


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Buoni conti per Telecom Italia Media. In appena due anni, la nuova strategia dell’azienda ha portato l’Ebitda a migliorare da -55,3 milioni di euro a -10 milioni. La conferma arriva da Giovanni Stella , vicepresidente esecutivo di TI Media, a margine della conferenza stampa di presentazione di “Barbareschi Sciock“, il programma di La7 che partirà stasera alle 21.10, per dodici venerdì di seguito, che segna il ritorno di Luca Barbareschi alla conduzione televisiva.

 

In conferenza stampa Stella non aveva fornito cifre né sull’intero gruppo, né  sulla sola La7, limitandosi ad annunciare che comunque per quest’ultima “i conti 2009 sono soddisfacenti“, rimandando poi tutto all’incontro con gli analisti finanziari in programma da qui a qualche settimana per un’illustrazione nel dettaglio e anche per annunciare nuove iniziative di rilancio e consolidamento. E il programma di Barbareschi costituisce “uno dei tanti tasselli di un nuovo ciclo. E’ finito – ha aggiunto – quello avviato 20 mesi fa che mirava alla riduzione dei problemi de La7, e non erano solo di carattere finanziario ma anche di rapporto con gli artisti e con tutti gli altri interlocutori“.

 

“Dopo la riduzione dei problemi, non solo di carattere economico, forti dei conti 2009 che definirei soddisfacenti, ora c’è il rilancio della rete e il consolidamento con nuovi programmi”, ha detto Stella.

E’ nota la sua ruvidezza con gli artisti, anche se lui preferisce definirlo ‘rapporto arido’: “…sono freddo, cinico, da me non hanno carezze, bacetti per non dire altro di basso livello, non utilizzo questi strumenti, non li ho nel dna. Non sono estasiato dagli artisti, li tratto come tratto ogni altro lavoratore, senza facili accondiscendenze. Alcuni si sono seccati, altri sono rimasti, forse perché il livello di masochismo è elevato”.

“Fatto è che La7 può vantare ascolti in crescita, specie sui programmi caratterizzati come Omnibus, Otto e mezzo, L’infedele”, ha ricordato il direttore dei programmi Lillo Tombolini.

 

“Sull’Auditel ho molte perplessità – ha spiegato Stella – E’ stato fondamentale per la storia della televisione italiana ma pensare che per come è stato strutturato possa ancora avere una sua logica significa allora negare l’evoluzione. Ci vogliono statistiche che dicano per davvero come vanno le cose. Ora tutta l’azienda è attenta allo share, che è la misurazione dell’efficacia degli sforzi fatti”.

 

Per il manager di TI Media, “L’importante è la qualità e soprattutto serve a dare know how al gruppo telecom. La7 in questo senso non è una tv qualunque, avendo alle spalle un colosso delle telecomunicazioni. Siamo all’avanguardia nel rapporto tv/internet, basti pensare al Cubovision appena lanciato sul mercato per essere insieme Web TV, Video on demand, digitale terrestre, media center personale e servizi internet’. Stella ha parlato anche di “potenziamento di La7.tv, e stiamo pensando a un nuovo canale sul digitale terrestre”.

Altre iniziative verranno annunciate agli analisti finanziari il 25 febbraio.

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