Web-addiction: al via al Policlinico Gemelli ambulatorio per curare la dipendenza da internet

di Alessandra Talarico |

Italia


Dipendenza da Internet

Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore online per ottenere soddisfazione; mancanza di interesse per altre attività che non ruotano attorno al web; agitazione, ansia, depressione, pensieri ossessivi dopo la diminuzione o la sospensione dell’uso della rete.

Sono questi alcuni dei sintomi della sindrome da dipendenza da internet, che colpisce sempre più persone nel mondo, così come identificati nel 1995 dallo psichiatra americano Ivan Goldberg, che per primo ha definito il concetto di Internet Addiction Disorder (IAD).

 

E sono sempre più numerose anche le strutture sanitarie dedicate alla cura di questa dipendenza: in Italia sono state inaugurate oggi le attività dell’ambulatorio dedicato all’Internet Addiction Disorder all’interno del Day hospital psichiatrico del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma.

 

La struttura, che si avvale della collaborazione dell’Associazione “La Promessa”, è rivolta alla cura della dipendenza da internet, comparabile a tutte le altre forme di dipendenza cronica (dall’alcool, dalle droghe, dal gioco d’azzardo) e come tale da trattare in centri di assistenza specializzati.

 

Un soggetto può essere definito dipendente da internet quando arriva a trascorrere online 40 e più ore a settimana, presentando disturbi del sonno, mal di schiena, mal di testa, sindrome del tunnel carpale, stanchezza degli occhi, irregolarità nell’alimentazione.

La passione per il web diventa patologica, insomma, quando si dedica più tempo al pc che non alla famiglia, quando il virtuale prevale sul reale, con il graduale estraniamento del soggetto dall’ambito familiare, lavorativo, scolastico.

 

La dipendenza da Internet comprende inoltre diverse tipologie cha vanno dalla Cybersex addiction – ossia tutte quelle attività che provocano eccitazione sessuale come la ricerca di materiale pornografico o gli incontri in chat erotiche – alla Cyber relational addiction, che consiste in un bisogno di instaurare relazioni amicali o affettive con persone incontrate on-line anche molto lontane fisicamente (il 10% degli utenti Facebook sarebbe dipendente), fino alla information overload (ricerca ossessiva di informazioni) e alla dipendenza dai giochi virtuali interattivi.

 

 “L’utilizzo patologico di internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi di astinenza. Grazie a questo nuovo ambulatorio – ha spiegato lo psichiatra Federico Tonioni, che ne è il coordinatore – potremo garantire ai nostri pazienti di contenere quel malessere che per molti durante l’astinenza dal web si trasforma in ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade in internet, intervenendo nella struttura mentale sottostante alla dipendenza con curiosità e umiltà”.

 

I disturbi determinati dalla net-dipendenza non sono solo fisici: l’abuso di internet compromette infatti la vita relazionale e affettiva e spesso on-line nascono relazioni facilitate dall’anonimato, dalla semplicità del contatto virtuale e spesso a soffrirne è proprio il partner reale, isolato dal rifugio virtuale del soggetto dipendente.

 

“I disturbi mentali caratterizzati da comportamenti estremi nella sfera dell’abuso da video – ha spiegato ancora Tonioni – possono condurre a un deterioramento del funzionamento fisico e psichico del soggetto fino a farla diventare una patologia.”.

 

L’ambulatorio, ha spiegato ancora il dott. Tonioni articolerà i propri interventi in tre passi: “un colloquio iniziale per valutare l’effettivo stato di dipendenza; incontri successivi per individuare la psicopatologia sottostante, eventualmente contenuta con un’appropriata terapia farmacologia; l’inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione, al fine di riattivare un contatto dal vivo con gli altri e di conseguenza esperienze autentiche di condivisione, senso del limite, capacita di attesa e comunicazione non verbale”.

 

L’ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Per accedere alla prima visita occorre prenotare telefonicamente, contattando i numeri 06 30154332-4122.

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