La crisi economica pesa sulla trimestrale di Microsoft, ma gli investitori attendono il lancio di Windows 7 e l’accordo con Yahoo!

di Raffaella Natale |

Umberto Paolucci (Microsoft), ‘Ci sono momenti difficili che possono durare anche diversi trimestri, ma non vedo una diminuzione permanente’.

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Il Cda di Yahoo! dovrebbe essersi riunito ieri per discutere di un’eventuale partnership con Microsoft nel settore della ricerca online. E’ quanto riferiscono alcune fonti informate al Wall Street Journal. Sembra però che le trattative tra le due parti siano ancora in fase iniziale e che un accordo non sia imminente. Secondo le fonti, vi sarebbero alcuni consiglieri di Yahoo! ancora scettici circa l’accordo con il gruppo di Redmond, soprattutto per gli eventuali ostacoli antitrust all’intesa.

 

Ieri intanto la società dei software ha presentato i propri risultati per il trimestre fiscale chiuso a fine giugno.

La società ha visto calare gli utili del 29% a 3,05 miliardi di dollari, o 34 centesimi per azione, dai 4,3 miliardi di dollari, o 46 centesimi per azione, dello stesso periodo di un anno fa. Nello stesso periodo, il giro d’affari del colosso tecnologico americano, il giro d’affari è diminuito del 17%, a 13,1 miliardi di dollari.

 

“I nostri affari hanno risentito della debolezza del mercato mondiale dei personal computer”, ha sottolineato in una nota il direttore finanziario della società Chris Liddell.

 

Microsoft ha annunciato che comprimerà le spese operative tra i 26,6 miliardi e i 26,9 miliardi di dollari da qui al 30 giugno 2010, una riduzione del 30% sui dodici mesi trascorsi  (38,07 miliardi).

 

I big del comparto tecnologico, Ibm e Intel, la settimana scorsa hanno spiazzato gli analisti fornendo previsioni ambiziose che suggeriscono che per l’industria informatica forse potrebbe tornare il sereno.

 

Gli investitori, infatti, vanno oltre aspettando commenti positivi su Windows 7, segnali di recupero del settore tecnologico e l’accordo con Yahoo! per sfidare Google.

Microsoft, il cui software gira sul 90% dei pc del mondo, è pronta a beneficiarne, mentre si prepara appunto a lanciare il suo nuovo sistema operativo in ottobre.

 

In un’intervista rilasciata ieri a Repubblica, Umberto Paolucci, vicepresidente di Microsoft e responsabile per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, riguardo alla crisi ha commentato: “…Le parole d’ordine sono sempre più innovazione e cambiamento veloce. Per questo, in tempi di crisi del mercato abbiamo aumentato la voce del nostro budget per la ricerca e lo sviluppo. Che è passato da 8 a 9,6 miliardi di dollari all’anno. Rallentano le vendite dell’hardware? Beh, ci sono momenti difficili che possono durare anche diversi trimestri, ma non vedo una diminuzione permanente. Anche perché l’hardware non ha più solo la forma del computer. Fa parte del nostro quotidiano e arriva nell’automobile, nel telefono, negli strumenti che abbiamo in casa…”.

 

Sempre in autunno è in arrivo la nuova versione di Windows Mobile, sistema operativo per smartphone. Un segmento nel quale altri (Nokia, Apple, Palm, Google e altri) stanno facendo molto bene. Per Paolocci, “Siamo partiti dalla metafora e dall’esperienza del personal computer per poi estenderla ai dispositivi mobili. Altri – non legati all’esperienza pc – sono stati più bravi, sul fronte consumer, a stimolare la fantasia. E i numeri dimostrano che hanno avuto successo. Però credo che nel lungo periodo saremo premiati dal fatto di offrire con WM un’esperienza molto omogenea, integrata, senza sorprese e molto solida anche dal punto di vista della sicurezza. Windows Mobile 6.5 è un gran passo in avanti in termini di affidabilità e di usabilità. Ci puntiamo molto”.

 

 

Oltre al nuovo sistema operativo, Microsoft ha in cantiere anche una nuova versione di Office, suite di applicazioni molto venduta, e sta finalmente guadagnando terreno su Google con il suo motore di ricerca Bing, attivo da sei settimane.

 

E poi c’è in ballo l’accordo con Yahoo!. “Prima queste due decideranno di unire il meglio che hanno e poi mettersi sul mercato insieme, maggiori saranno i benefici che otterranno“, ha spiegato Todd Lowenstein, portfolio manager di HighMark Capital.

 

L’azionista attivista Carl Icahn è favorevole a un accordo tra le due società: “Sono stato un sostenitore molto forte del raggiungimento di un accordo con Microsoft”, ha detto Icahn, che in Yahoo! ha una partecipazione di circa il 5% e siede all’interno del Cda. L’intesa con Microsoft “genererebbe un aumento di valore grazie alle sinergie”, ha spiegato.

Icahn non ha voluto fare commenti sullo stato dei negoziati. Aveva cercato di mediare una partnership tra le due società l’anno scorso, quando i colloqui sull’offerta di 47,5 miliardi di dollari da parte di Microsoft per Yahoo! erano falliti.

 

Gli ultimi colloqui riguarderebbero “alcuni miliardi di dollari che Microsoft pagherebbe a Yahoo! per rilevare la sua unità di ricerca pubblicitaria“, secondo quanto riportato da Kara Swisher sul blog Allthingsdigital. La stessa fonte afferma che i vertici della divisione online di Microsoft, tra cui il senior vice presidente dell’Online Audience Business Group Yusuf Mehdi, il dirigente delle ricerche Satya Nadella e l’amministratore del settore digitale Qi Lu, sono volati a Silicon Valley per contrattare le ultime istanze dell’accordo. Se tutto procederà come previsto, affermano fonti di entrambe le compagnie raccolte dalla Swisher, la firma potrebbe essere annunciata la prossima settimana.

 

Sul fronte dell’Europa, ricordiamo che alcuni giorni fa è stata annunciata una task-force Unesco-Microsoft, sostenuta da 50 milioni di dollari dell’azienda di Redmond. Si occuperà di istruzione superiore e Ict, per rilanciare lo sviluppo del capitale umano nel mondo.

“E’ un investimento importante – ha detto Paolucci – pur in uno scenario non facilissimo dell’economia mondiale. Perché il rischio che si corre è che si vada tagliare proprio nei posti peggiori, quelli in cui non si deve. E’ decisivo dare gli strumenti che preparino i giovani, a scuola, a una realtà complessa e competitiva come questa che viviamo”.

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