Tlc: Vivendi rinuncia all’Africa, mentre Orascom punta alla Francia

di Alessandra Talarico |

Europa


Naguib Sawiris

Il gruppo francese Vivendi ha annunciato la fine delle discussioni per l’acquisto degli asset africani dell’operatore kuwaitiano Zain. Le due società non avrebbero raggiunto un accordo sul prezzo. Nel frattempo, il patron di Orascom Telecom, il tycoon egiziano Naguib Sawiris, ha dichiarato l’intenzione  di entrare nel mercato francese, pronto a ottenere anche una licenza di telefonia mobile di terza generazione.

 

In un comunicato, Vivendi ha spiegato che le discussioni avviate da qualche settimana con Zain per l’acquisizione delle attività tlc della società in Africa, sono state interrotte. Il gruppo ha sottolineato di aver applicato a questo potenziale investimento nei paesi emergenti, “gli abituali criteri di profittabilità e disciplina finanziaria, nel migliore interesse per gli azionisti”.

 

Criteri che evidentemente non stati giudicati sufficienti da Zain, i cui asset sarebbero serviti a rafforzare la presenza del gruppo media francese in Africa, dove già opera attraverso la filiale Maroc Telecom.

 

Secondo le valutazioni degli analisti, Zain spera di vendere gli asset africani per una cifra tra 10 e 12 miliardi di dollari ma, a questo prezzo, Vivendi “non ha alcuna certezza di giungere a un accordo” col gruppo del Kuwait, il quale opera attualmente in una ventina di paesi del Medio Oriente e dell’Africa e conta circa 65 milioni di clienti, dei quali 40 milioni in Africa.

 

Riguardo invece le intenzioni di Orascom di entrare nel mercato francese,  Naguib Sawiris ha dichiarato al quotidiano Le Figaro che il gruppo intende puntare sugli 8 milioni di nordafricani che risiedono nel paese ed è aperto a ogni possibile combinazione – un’acquisizione, una partnership, una fusione – nella convinzione che solo i player di grandi dimensioni riusciranno a resistere alla concorrenza di “giganti come Vodafone o Telefonica”.

Gli operatori di piccole dimensioni, che non possono far leva sulla loro portata internazionale, sono destinati, secondo Sawiris a soccombere.

 

Orascom, che conta in totale oltre 100 milioni di utenti, è già presente in Italia con Wind e in Grecia con Tim Hellas e aveva già tentato di entrare in Francia attraverso l’acquisizione di Bouygues Telecom, operazione però mai andata in porto.

 

Orascom possiede già diversi asset in Africa, in particolare in Egitto, Algeria, Tunisia, Zimbabwe, ma anche in Asia (Pakistan, Bangladesh e Corea del Nord). Attraverso Telecel Globe, opera anche in Burundi e Sud Africa. A gennaio, la società ha fatto inoltre il suo ingresso in Libano – aggiudicandosi un contratto per la gestione di uno dei due operatori mobili del paese, con il brand ‘Alfa’ – e in Namibia, attraverso l’acquisizione del gestore mobile Cell One per 59 milioni di dollari cash.

 

Il risiko, quindi, prevede ora la conquista della Francia e Orascom, ha detto Sawiris a Le Figaro, “possiede i mezzi per soddisfare le proprie ambizioni”: 2 miliardi di euro sono stati recuperati dalla vendita della partecipazione in Hutchison Telecom e 1,2 miliardi dalla vendita della filiale irachena.