Telecom Italia smentisce Libero: ‘Fantasia’ le ipotesi di nuovo piano industriale e l’arrivo di Gubitosi al posto di Franco Bernabè

di Alessandra Talarico |

Italia


Franco Bernabè

Telecom Italia ha smentito il contenuto di un articolo a firma di Camilla Conti comparso stamani sul quotidiano Libero di Vittorio Feltri, secondo cui sarebbe in vista un ribaltone ai vertici, con la sostituzione dell’ad Franco Bernabè – “accerchiato da più fronti interni ed esterni al gruppo”, ha spiegato la giornalista – con l’attuale amministratore delegato di Wind Italia, Luigi Gubitosi.

 

“In relazione a quanto pubblicato oggi da Libero – riferisce una stringata nota dell’azienda – Telecom Italia ribadisce quanto già recentemente affermato: non esiste alcuna ipotesi di un nuovo piano industriale che è quindi frutto di pura speculazione giornalistica, così come, del resto, le altre fantasiose ipotesi contenute nell’articolo citato”.

 

Gubitosi, secondo quanto riferito da Libero, sarebbe personaggio assai gradito dalle banche presenti nell’azionariato del gruppo telefonico italiano – la sua candidatura risulterebbe caldeggiata in particolare da Intesa SanPaolo – mentre la sua posizione in Wind sarebbe stata fortemente ridimensionata dall’arrivo di Ossama Bessada.

Bessada, laurea in ingegneria delle telecomunicazioni e Master in Business Administration, ha dato un forte impulso – come ha sottolineato il patron Naguib Sawiris – alla “impressionante espansione” del gruppo negli ultimi tre anni, contribuendo al miglioramento della redditività e all’aumento dei ricavi e del numero di abbonati.

In Wind Bessada guiderà le unità Commerciale, Tecnica, IT, R&S, Strategia operativa, Affari regolamentari e Relazioni istituzionali dell’operatore.

 

La promozione di Gubitosi al vertice di Telecom “potrebbe arrivare nel momento giusto”, commenta la giornalista di Libero, che riporta anche – a conferma del clima ostile in Telecom nei confronti di Bernabè – il recente botta e risposta tra il manager di Vipiteno e l’ad di Intesa Sanpaolo Corrado Passera.

“C’è ancora parecchio da fare”, aveva detto il banchiere riferendosi al non proprio felice andamento del titolo (il cui valore si attesta intorno a 1 euro).

“In ogni azienda c’è molto da fare”, aveva risposto Bernabè, escludendo già da allora l’ipotesi di un nuovo piano industriale. Secondo Libero, tuttavia, un nuovo piano sembra inevitabile e sarà presentato forse già ad agosto.

Il piano industriale 2009-2011 è stato presentato a dicembre 2008 e focalizza l’attenzione della società sul mercato domestico e sul Brasile, ponendosi come obiettivo primario quello di proseguire nel miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviata nel corso del 2008 e riprendere un percorso selettivo di crescita caratterizzato da una severa disciplina finanziaria del Gruppo Telecom Italia. 
Nel triennio in esame il free cash flow dovrebbe attestarsi a 22 miliardi di euro con una crescita media dei ricavi superiore al 2% annuo a livello consolidato e un margine ebitda superiore al 39%. Per il 2009 sono previsti quindi ricavi ed ebitda organici consolidati in linea con il 2008 e investimenti per circa 4,8 miliardi di euro. 
Tra le misure previste dal piano industriale, nello specifico, rientrano la riduzione dei costi per 2 miliardi di euro nel triennio grazie a 7 progetti di trasformazione della società; un’ulteriore riduzione dell’organico in Italia (annunciati 4 mila nuovi licenziamenti oltre alla già prevista riduzione di 5 mila risorse entro il 2010) che porterà il numero totale dei dipendenti del gruppo dagli attuali 64 mila a circa 55 mila nel 2011, e la progressiva dismissione delle attività non core per un valore atteso fino a 3 miliardi di euro.  

Telecom Italia, 5° maggiore operatore tlc europeo, ha chiuso l’ultimo trimestre con ricavi pari a 6,7 miliardi di euro, in calo del 6,7% rispetto stesso periodo del 2008 e con un risultato netto consolidato pari a 463 milioni di euro (per una flessione del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2008).