Tlc: l’anno inizia male per Sony Ericsson. Studio In-Stat intravede primi segni di ripresa nel 2011

di Alessandra Talarico |

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Dick Komiyama

Il primo trimestre del 2009 è stato estremamente impegnativo anche per Sony Ericsson: la joint venture ha continuato a soffrire per il calo della domanda e ha chiuso i primi tre mesi di quest’anno con una perdita netta di 293 milioni di euro, contro un utile di 133 milioni di euro di un anno fa.

Anche l’utile operativo ha registrato una perdita di 369 milioni di euro (contro un risultato positivo per 184 milioni lo scorso anno), mentre il fatturato si è dimezzato, passando da 2,70 miliardi a 1,74 miliardi di euro.

Nel primo trimestre, i cellulari consegnati sono stati 14,5 milioni in calo del 35% rispetto ai 22,3 milioni dello scorso anno, ma in linea con le attese.

 

Con l’obiettivo di proseguire nell’allineamento delle attività alla realtà del mercato e di ritornare al profitto al più presto possibile, il gruppo ha quindi annunciato un’ulteriore programma di contenimento dei costi – altri 2 mila licenziamenti – volto a una riduzione annuale delle spese operative di 400 milioni di euro, che proseguirà fino alla metà del 2010.

A gennaio, la compagnia aveva annunciato un ulteriore taglio dei costi di 180 milioni, dopo i 300 milioni di risparmi e i 2 mila licenziamenti annunciati a luglio.

 

Il piano di ristrutturazione dovrebbe dare i suoi frutti a partire dalla seconda metà dell’anno, quando verranno anche lanciati i nuovi modelli di telefonini.

Tra i modelli in arrivo, ‘Idou’, che verrà lanciato nella seconda metà di quest’anno e si immette nella scia degli ultimi modelli multimediali, prevedendo anche la possibilità di accedere a uno store di applicazioni battezzato ‘Entertainment Unlimited‘ per personalizzare il cellulare con immagini, giochi, contenuti e applicazioni.

 

La quota di mercato della joint venture al primo trimestre si è attestata al 6%, in calo di circa il 2% sul trimestre precedente.

 

Secondo l’ad di Sony Ericsson Dick Komiyama, il 2009 si chiuderà in negativo – con una contrazione pari ad almeno il 10% a causa della perdurante debolezza dell’economia a livello globale.

 

Anche secondo gli analisti di In-Stat, la crisi si farà sentire forte pure quest’anno: non si assisterà a cali così vistosi come negli ultimi mesi, ma la gente cambierà più difficilmente il telefonino, mentre le aziende – alle prese con il contenimento dei costi – rinunceranno a offrire la bolletta mobile agli impiegati.

 

Secondo le previsioni di In-Stat, gli abbonamenti ai servizi mobili caleranno quest’anno dell’8,9%, contro una crescita del 19,3% nel 2008. Nel 2010 la contrazione dovrebbe attestarsi al 6,3%. Le consegne dovrebbero scendere quindi del 20,5%. Solo nel 2011, il mercato tornerà al segno positivo con un aumento del 9,6%.